16/03/2006 12:01
Appuntamenti
Due giorni di iniziative per dire no alla pena capitale
Il “braccio della morte” nelle parole di un ex-detenuto
Nella giornata di domani (venerdì 17) ad Officina Giovani e sabato nel Salone consiliare
Graham Shujaa è un ex detenuto scampato, insieme al co-imputato Eugene Allen, al “braccio della morte” della prigione di S. Quentin, dove è stato rinchiuso per tre anni, dal 1976 dal 1979, quando la Corte Suprema della California commutò la condanna alla pena capitale. Shujaa, sempre proclamatasi innocente, scarcerato nel 1981, dopo che un quarto verdetto ha visto lui e Eugene Allen assolti, sarà il protagonista della due giorni “Contro la pena di morte”, promossa dall'associazione Derek Rocco Bernabei (condannato a morte nonostante avesse sempre proclamato la propria innocenza), creata a Prato nel 2001 su iniziativa di Mauro Vannoni, dalla Provincia e dal Comune di Prato, dal Cesvot (Centro servizi volontariato Toscana), dall'Arci, dalla coop sociale “Pane&Rose”.
Il meeting pratese prenderà il via domani mattina (venerdì 17 marzo) con un incontro con gli studenti all'auditorium “R. Castellani” dell'Isit Gramsci-Keynes, per proseguire nel pomeriggio di domani venerdì 17 (inizio ore 18,30) ad Officina Giovani (p.zza Macelli) con una manifestazione dal titolo «Parole di vita nel braccio della morte», e concludersi sabato mattina, 18 marzo (ore 9,30), nel Salone consiliare del Palazzo comunale con la conferenza «Dietro le sbarre: uomini o mostri?».
Alle iniziative in programma, cui aderiscono anche la ludoteca “Capo Nord” della Circoscrizione Nord e i ragazzi e gli educatori del Punto giovani Borgonuovo della Circoscrizione Ovest, insieme a Graham Shujaa parteciperanno Rose Avila Magdaleno, docente di Teatro e sociologia all'Università del Colorado, instancabile organizzatore dei movimenti statunitensi contro la pena di morte, per la non violenza e i diritti umani, Cecilia Negri e Katia Rabacchi, animatrici del comitato modenese “Contro la pena di morte”, che corrispondono da anni con condannati americani.
L'appuntamento ad Officina Giovani si aprirà coi saluti degli assessori provinciale e comunale Irene Gorelli e Andrea Mazzoni, cui seguirà un breve video sulla pena di morte. Dalle 19,00 in poi sarà la volta di Cecilia Negri, Katia Rabacchi e Rose Avila Magdaleno, che descriverà il fenomeno delle gang giovanili e cosa può fare la società per prevenire il crimine e salvare i ragazzi della strada. Alle 20,30 Graham Shujaa racconterà la propria esperienza/sopravvivenza di “condannato a morte”. Gli interventi saranno intervallati da coreografie hip hop curate da Edro Bartoli, con il gruppo “Black Soulz” di Modena, “Dance school” e “Impronte”. Inoltre sarà allestita una mostra con opere realizzate dai detenuti del “braccio della morte”. Dalle 21,00 in poi band musicali e performance di artisti pratesi.
Stessi protagonisti alla conferenza «Dietro le sbarre: uomini o mostri?» di sabato 18 marzo nel Salone consiliare: l'incontro (ore 9,30) sarà aperto dalla presentazione dell'associazione Rocco Derek Bernabei, cui seguiranno gli interventi del sindaco Marco Romagnoli e degli assessori Irene Gorelli e Andrea Mazzoni. Il presidente della coop “Pane&Rose” Marco Paolicchi parlerà alle 11,00 sul tema «La prevenzione come dovere della società civile». A seguire Rose Avila Magdaleno e la testimonianza di Graham Shujaa. La manifestazione si concluderà con l'intervento della consigliera regionale Ambra Giorgi (12,15) e la proiezione di un video memorial (12,30).
313/06
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