20/03/2006 14:40
Agenda
Dopo la scarcerazione del giornalista iraniano
Il sindaco si felicita per la liberazione di Gangji
Un messaggio di auguri ai componenti della delegazione iraniana ricevuta in Comune
«La liberazione del giornalista iraniano Akbar Gangj, rinchiuso per sei anni in una cella di isolamento nelle carceri di Teheran a causa delle sue idee democratiche, è una notizia che mi riempie di soddisfazione». Questo il commento del sindaco di Prato, Marco Romagnoli, che oggi ha voluto far pervenire un messaggio di auguri e felicitazioni ai componenti della delegazione iraniana ricevuta lo scorso novembre in Comune.
«Akbar Gangji - ha sottolineato il sindaco - è una figura tra le più limpide della società civile iraniana e la sua liberazione potrà avere un grande significato per l'evoluzione di quel paese verso la democrazia».
Il giornalista iraniano e studioso di filosofia politica è stato detenuto in carcere dal 2001 per reati politici e di opinione e nell'estate scorsa aveva fatto uno sciopero della fame per sessanta giorni. Per sostenere la sua liberazione, la moglie, Massoumeh Shafeith, aveva indirizzato al sindaco Romagnoli una lettera che era stata recapitata al primo cittadino pratese direttamente dal portavoce dell'associazione 'Iniziativa per la libertà di espressione in Iran', Ahmad Rafat, dall'avvocato difensore di Gangji, Yousef Molaie, dalla presidente della Commissione cultura del Consiglio regionale, Ambra Giorgi, e dal giornalista Stefano Marcelli in qualità di presidente di Information Safety and Freedom.
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