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Comune di Prato

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22/03/2006 13:30
Appuntamenti E' stata ricevuta dal sindaco in Palazzo comunale

A Prato un'alta rappresentante del popolo Saharawi

Incontro con il Comitato Pro emergenze dopo l'alluvione nei campi profughi del deserto algerino
Il sindaco, Marco Romagnoli, ha ricevuto oggi in Palazzo comunale, la rappresentante per le relazioni internazionali del popolo Saharawi, Zahara Ramdan, una delle più alte responsabili dell'attività diplomatica e portavoce della condizione femminile delle popolazioni dello stato africano. In questa veste ha partecipato alla quarta conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulle donne tenutasi a Pechino nel 1995 e ha avuto modo di dialogare con diversi capi di Stato donne. Nel pomeriggio la Ramdan si incontrerà con il Comitato pro emergenze di Prato, presieduto dal Enrico Giardi, per riferire della recente catastrofe che si è abbattuta sul deserto algerino dove sono costruiti i campi profughi saharawi. Nel febbraio scorso, infatti, una alluvione ha completamente distrutto tre tendopoli danneggiando in modo grave anche strutture scolastiche e sociali. L'appuntamento di oggi servirà, quindi, ad attivare iniziative di solidarietà che, come in altre occasioni, vedranno l'intervento di Prato in primo piano. La rappresentante saharawi, che vive prevalentemente a Madrid, prima della sua partenza fissata per sabato prossimo, sarà ricevuta dal presidente del Consiglio regionale e da altre autorità locali. I Saharawi sono la popolazione che abita il Sahara Occidentale, stato a sud del Marocco sull'Oceano Atlantico, colonia spagnola fino al 1975. Dopo la vendita di questo territorio a Marocco e Mauritania, che lo invasero, i Saharawi sono fuggiti verso l'unico confine praticabile, la piccola striscia di deserto che li unisce all'Algeria. Qui si sono rifugiate circa 400mila persone in immensi campi profughi. Nel 1979 il Marocco ha invaso interamente il Sahara Occidentale e i Saharawi hanno sempre chiesto la celebrazione di un referendum di autodeterminazione in cui poter scegliere democraticamente se essere uno stato indipendente o rimanere sotto il controllo del Marocco. Nonostante le varie risoluzioni ONU che indicavano tale referendum, non si è ancora arrivati ad una soluzione del conflitto.
330/06

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