24/03/2006 17:19
Ambiente
Un convegno al Pecci di Provincia e Comune
Energia, l'obiettivo è l'autosufficienza
Il sindaco: «Intendiamo favorire costruzioni che rispettino la sostenibilità ambientale»
La sfida dell’autosufficienza energetica, del sostegno alle attività produttive attraverso fonti economicamente vantaggiose e, al contempo, dell’abbattimento di fonti di inquinamento e del risparmio di energia è uno degli elementi decisivi nella partita dello sviluppo per il distretto e per l’intera comunità. E’ il tema del convegno regionale L’emergenza climatica ed energetica, apertosi questa mattina al Pecci alla presenza dell’assessore regionale all’Ambiente, Marino Artusa, che ha parlato di questa sfida come della “terza rivoluzione industriale. Di fronte al prossimo esaurimento delle fonti petrolifere ma anche dell’uranio, gli investimenti vanno rivolti necessariamente a fonti diverse e rinnovabili: anzitutto la geotermia, ma anche il solare, l’idroelettrico e così via. L’obiettivo ragionevole della Toscana – ha annunciato Artusa – è di raggiungere il 50% di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili entro il 2012”.
Ad aprire i lavori, che si concluderanno nella tarda serata, i saluti del presidente della Provincia, Massimo Logli, e del sindaco di Prato, Marco Romagnoli. Logli ha sottolineato che la Provincia intende dare sistematicità e concretezza al dibattito sulle scelte energetiche attraverso il piano energetico provinciale, “che dovrà costituire uno dei punti di forza della politica territoriale”. Romagnoli ha sottolineato come il Comune “intenda utilizzare il regolamento urbanistico come strumento preciso per incentivare costruzioni che rispettino la sostenibilità ambientale”.
L’assessore all’Ambiente della Provincia, Stefano Arrighini, annunciato un percorso di incontri e confronto per “realizzare un piano concreto, legato ad azioni realizzabili e ancorato a un parco progetti costruito con tutti i soggetti d’interesse del territorio”. Quello del Comune di Prato, Camilla Curcio, ha ribadito l’importanza di una serie di azioni specifiche per la riduzione delle emissioni in atmosfera in parte già in atto, “dalla mobilità alternativa (piste ciclabili e trasporti pubblico), all’informazione anche sui comportamenti, agli interventi sul patrimonio comunale e sulle scuole, al progetto di forestazione a fianco di alcune grandi arterie cittadine. Il Comune sta predisponendo il piano energetico comunale che è parte del Piano strategico”.
Foltissimo l’elenco dei relatori nel corso della giornata, fra gli altri gli assessori provinciali Baronti, che ha proposto il coordinamento della Provincia per un piano di incentivi all’architettura biologica, e Panerati, che invece ha sottolineato l’opportunità rappresentata dalla produzione di nuove tecnologie per il distretto pratese.
Il convegno, promosso da Regione, Provincia e Comune di Prato, ha visto la partecipazione dell’Agenzia regionale per l'energia, dell’Università di Firenze, di ASPO Italia, di WWF, Legambiente e Associazione Amici della Terra, ed è stato anche l’occasione per una panoramica sui progetti che si stanno affermando nel territorio provinciale. Per esempio l’impianto pilota per la produzione di idrogeno attraverso l’utilizzo di cellule fotovoltaiche e acqua, già in fase di sperimentazione (grazie all’accordo fra Provincia, Consiag e Gida) a Baciacavallo. Oppure il progetto Miniidro in Val di Bisenzio, che vede alleati i Comuni di Vernio, Vaiano e Cantagallo con l’obiettivo di una centrale elettrica diffusa, costituita da almeno 18 siti che conservano intatti i manufatti idraulici (e altri che potrebbero essere recuperabili) per una produzione annua di circa 9 milioni di kilowatt orari. Un’altra opportunità infine è rappresentata dalle biomasse legnose da trasformare in energia, secondo uno studio della Comunità montana ci sarebbero nella provincia circa 65 mila tonnellate all’anno disponibili.
*Comunicato dell'Ufficio stampa della Provincia di Prato
354/06
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