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Comune di Prato

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28/03/2006 16:35
Animali Il progetto dell'assessoarto presentato alla Commissione 5

Uno Sportello per gli animali all'Urp

Tra le proposte l'impegno diretto delle associazioni animaliste nella gestione del canile. Attenzione puntata sulle sterilizzazioni feline
Uno sportello per gli animali da aprire all'Urp e il progetto di inserire le associazioni animaliste cittadine nella gestione del canile municipale 'Il rifugio': sono queste le principali proposte presentate ieri dall'assessore ai diritti degli animali Camilla Curcio nella riunione della Commissione consiliare 5 Politiche sociali e formative, a cui hanno preso parte anche il responsabile dei Servizi per gli animali Augusto Bassolino e i rappresentanti delle associazioni di volontariato Enpa (Ente nazionale di protezione degli animali), Artigli e fusa, Lega nazionale per la difesa del cane, Associazione felina pratese. Lo Sportello, ipotesi a cui l'assessorato sta lavorando e su cui l'Urp ha già dato la propria disponibilità, fornirà tutte le informazioni utili sugli amici a quattro zampe, sul canile, sulle adozioni dei cani, sulle sterilizzazioni, l'sos animali e molto altro. Di pari passo si sta studiando la possibilità di aumentare l'impegno e il coinvolgimento di tutte associazioni animaliste nella gestione del canile municipale: i rappresentanti degli enti hanno accolto positivamente le proposte e si sono detti disponibili sia per studiare l'orario di funzionamento dello Sportello e le sue funzioni che una nuovo ruolo nel canile. Oltre che a queste novità, l'interessamento della Commissione, presieduta dal consigliere Luciano Bartolotti, era rivolto ai risultati del programma delle sterilizzazioni dei gatti randagi, problema molto sentito anche dalle associazioni gattofile, che si occupano delle colonie feline nei sei siti disseminati nel territorio e messi a disposizione dall'Amministrazione comunale. La Commissione ha sollecitato il confronto soprattutto sul sistema di predisposizione e diffusione delle schede per le sterilizzazioni, circa 600 all'anno, che come lamentato dalle associazioni, avviene in tempi non tempestivi non tenendo conto del ciclo riproduttivo dei gatti. E' stato dato indirizzo all'assessorato di risolvere le problematiche relative alle pratiche, rimedio importante contro quello che senza controllo potrebbe trasformarsi in un serio problema sanitario. Mentre infatti il numero dei cani ospiti de Il Rifugio è sceso da 500 a 270, un numero rimasto costante negli ultimi anni e che indica che il sistema delle adozioni funziona, a Prato ci sono già 600 colonie feline per un totale di gatti che si aggira intorno ai 6000, in proporzione di più di Roma, la città dei gatti per antonomasia. Come sottolineato da alcuni rappresentanti presenti, gli sforzi fatti per le sterilizzazioni, circa 5000 in 4 anni, sono in parte vanificati dal fatto che i privati non le praticano per i propri gatti domestici. Senza contare il fatto che spesso, soprattutto in estate, abbandonano gatte e gattini appena nati che o muoiono o vanno ad ingrossare il numero delle colonie. Secondo i dati delle associazioni, a Prato ogni anno vengono lasciati per strada 150 gatti, di cui 50 solo in agosto. La struttura di riferimento ospitata in via di Bogaia in un immobile del Comune ospita già infatti oltre 100 gatti ed è al limite della capienza, ma le richieste di accogliere altri ospiti sono continue. Per sensibilizzare la cittadinanza e i proprietari di animali l'assessore Curcio ha proposto di realizzare una campagna di informazione dettagliata sulla situazione cittadina e sulla sterilizzazione, iniziativa condivisa dalle associazioni gattofile.
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