29/03/2006 13:23
Appuntamenti
Venerdì 31 marzo (ore 21,00) al Museo di Figline
«Wstawac! (Alzarsi!)», un originale video sulle stragi naziste
L'opera è stata realizzata dalla scuola di cinema “Anna Magnani”
«Wstawac! (Alzarsi!)», “musica, testi e immagini su trama emozionale”, è il titolo del video che sarà presentato venerdì 31 marzo (ore 21,00, ingresso gratuito) al Museo della Deportazione e della Resistenza di Figline (via di Cantagallo 250, tel. 0574-461655), per la regia di Massimo Smuraglia. Alla serata parteciperanno gli autori, i musicisti e gli attori, il sindaco di Terranuova Bracciolini Mauro Amerighi, l'assessore alla Cultura Andrea Mazzoni, la curatrice del Museo Camilla Brunelli.
Il video, prodotto dalla Provincia di Arezzo e dal Comune di Terranuova Bracciolini, fu proiettato per la prima volta all'auditorium “Le Fornaci” di Terranuova Bracciolini, lo scorso gennaio nel Giorno della Memoria. L'idea di riproporlo a Prato è nata dopo il successo della serata con musiche e letture, a cura del violinista Alessandro Perpich, promossa da Comune di Terranova.
«Wstawac!», come l'ordine di alzarsi in piedi che veniva impartito ai prigionieri dei campi di concentramento nazisti, realizzato dalla scuola di cinema “Anna Magnani”, è un'opera particolare, con al centro quattro elementi: le letture, a cura di Giuditta Natali Elmi e Simone Martini, di brani di Primo Levi, Elisa Springer, Anna Frank ed altri, riprese all'interno del Museo di Figline;, i racconti delle stragi naziste di Civitella della Chiana e Castelnuovo dei Sabbioni (giugno e luglio 1944), su testi originali di Vanessa Petrucci, nei luoghi dove avvennero; le composizioni di E. Bloch, J.Williams ed una versione particolarmente emozionante di «Stille Nacht» di A. Schnittke, eseguite dal vivo alle Terme di Montecatini dal violinista Alessandro Perpich e dal pianista Michelangelo Giaime Gagliano; materiale di repertorio e foto di archivio.
Un'opera originale, nè un documentario nè una fiction, tuttavia capace di suscitare allo stesso tempo forti emozioni e riflessioni su quanto accaduto e sulla necessità che le tragedie di allora non si ripetano più.
365/06
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