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Comune di Prato

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08/05/2006 14:40
Animali Ieri alle Cascine di Tavola nel podere di Bogaia

Una festa nel verde per festeggiare il 'gattile'

L'associazione gattofila 'Artigli e fusa' con musica e rinfresco ha ringraziato il Comune della concessione del casolare per curare 100 mici
Una festa nel verde delle Cascine di Tavola per festeggiare un casolare abitato da cento inquilini speciali: i gatti randagi curati dall'associazione felina Artigli e fusa, che nel podere di Bogaia hanno trovato la loro casa. La manifestazione, tenutasi ieri mattina 7 maggio alla casa colonica, è stata organizzata dall'associazione per ringraziare l'Amministrazione comunale di aver concesso l'uso dell'immobile di sua proprietà per farne un posto dove prendersi cura della colonia felina, più che un 'gattile'. Ha partecipato infatti anche il sindaco Marco Romagnoli, accolto al suo arrivo dall'esibizione musicale della fanfara dei bersaglieri. Tra i protagonisti anche gli assessori ai Diritti degli animali Camilla Curcio e al Patrimonio Enrico Giardi, il responsabile dell'Ufficio animali Augusto Bassolino e il presidente della Commissione consiliare Politiche sociali e formative Luciano Bartolotti, che recentemente ha affrontato il tema della cura e del controllo di cani e gatti a Prato. Artigli e fusa, coordinata da Francesca Cammarata, ha voluto festeggiare così il primo mese di apertura della struttura e i buoni risultati già raggiunti nonostante la colonia felina sia molto numerosa. Questi interventi fanno parte del programma dell'Amministrazione comunale per tenere sotto controllo il problema del randagismo e dell'aumento della presenza di gatti nel territorio cittadino. Com'è noto infatti Prato ha il più alto numero d'Italia di felini rispetto alla popolazione: secondo le ultime rilevazioni il numero oscilla tra 5000 e 6000, indicativo della dimensione del problema che senza la dovuta attenzione e senza l'applicazione del programma di sterilizzazioni assumerebbe i caratteri di un'emergenza sanitaria. Per l'attuazione degli interventi il Comune conta molto sul ruolo svolto dalle associazioni animaliste, che collaborano curando i loro beniamini negli luoghi disposti dall'Amministrazione e facendo da riferimento per le sterilizzazioni delle gatte. Gli sforzi fatti per le sterilizzazioni, circa 5000 negli ultimi 4 anni, sono in parte vanificati dal fatto che i privati non le praticano per i propri gatti domestici. Senza contare il fatto che spesso, soprattutto in estate, abbandonano gatte e gattini appena nati che o muoiono o vanno ad ingrossare il numero delle colonie. Secondo i dati delle associazioni, a Prato ogni anno vengono lasciati per strada 150 gatti, di cui 50 solo in agosto.
504/06

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