“Memoria” e “pace” per festeggiare un'amicizia ventennalle

La salvaguardia della memoria storica come affermazione della cultura della pace. Stanno lavorando attorno a questo tema le due associazioni per il gemellaggio di Prato e Ebensee (quella pratese è presieduta dall'assessore alla Pace Andrea Mazzoni, quella della cittadina austriaca da Joseph Pontiek), per organizzare le manifestazioni del prossimo anno, e nel 2008, tutte dedicate a celebrare i 20 anni di amicizia fra la città tessile e la località austriaca, sede di un lager, sottocampo di Mathausen, dove perirono centinaia di deportati pratesi. E' questo il risultato dell'annuale visita ad Ebensee per il consueto pellegrinaggio nei campi di concentramento austriaci, di una delegazione pratese formata da rappresentanti del Comune, della Provincia, dell'Aned e dell'associazione Prato-Ebensee, degli altri comuni della provincia, in occasioni delle celebrazioni ufficiali per la Liberazione. Del resto lo stesso assessore Mazzoni, nel suo discorso nel campo di Ebensee, aveva fatto riferimento «alla salvaguardia della memoria storica», per far scaturire «una radicata cultura di pace». Le due associazioni che soprassiedono al gemellaggio, e allo scambio continuo di contatti ed iniziative, ne hanno discusso in una riunione, arrivando alla conclusione che “memoria” e “pace” costituiscono il nesso su cui fondare le celebrazioni per il 20° anniversario del patto di amicizia siglato fra Ebensee e Prato. Durante la permanenza in Austria la delegazione pratese ha lasciato in dono nelle gallerie, dove i deportati furono costretti a prestare la loro opera, in condizioni disumane, un'installazione dell'artista pratese Ivano Cappelli “Dov’è l’uomo”. In galleria è stato anche proiettato, con sottotitoli in tedesco, il film di Gabriele Cecconi “Luci nel buio” sulla vita di Roberto Castellani; un omaggio offerto dall’associazione per il gemellaggio di Prato alla cittadinanza di Ebensee.