12/05/2006 16:06
Consiglio Comunale
L'assessore Ciuoffo risponde all'interrogazione di Bettazzi (An)
Soluzione all'orizzonte per i seminterrati di via Grassi
Un progetto di miglioramento da sottoporre all'esame dei Vigili del fuoco potrebbe aprire la strada alla soluzione dell'annoso problema
E' stata individuata dagli uffici dell'assessorato all'Urbanistica la soluzione all'annoso problema degli edifici dell'area Peep di via Grassi e via Caduti senza Croce, che si trascina da 26 anni e che coinvolge 150 famiglie. Il problema è che i garage interrati degli edifici di edilizia convenzionata sorti nei due lotti non possono essere utilizzati dai condomini perchè presentano altezze molto inferiori ai limiti stabiliti dal Regolamento urbanistico e dalle leggi nazionali. L'intricata vicenda è approdata ieri in Consiglio comunale tramite l'interrogazione presentata dal consigliere di Alleanza nazionale Maurizio Bettazzi, che ha chiesto quale ruolo abbia avuto il Comune, se ha stabilito il prezzo di vendita degli appartamenti e quali azioni l'Amministrazione comunale può ora mettere in campo per risolvere la situazione. Le risposte sono arrivate dall'assessore all'Urbanistica Stefano Ciuoffo, che ha ripercorso la genesi e l'evoluzione della vicenda indicando la via d'uscita studiata dai tecnici comunali: «Abbiamo incontrato in questi giorni gli amministratori rappresentanti dei condomini e abbiamo chiarito che per sanare il problema delle altezze è necessario che presentino al comando dei vigili del fuoco di Prato un progetto di miglioramento che preveda l'adozione ad esempio di semafori all'entrata dei garage, aumento della resistenza al fuoco dei solai ed altro. Se i vigili su questa base rilasceranno il certificato di prevenzione incendi anche l'Amministrazione potrebbe considerare sanabile la situazione e concedere l'abitabilità. Il comando ha già espresso la propria disponibilità, anche perchè conosce bene la situazione, e quindi la strada è percorribile».
La vicenda mosse i primi passi nel 1976 nell'ambito del primo programma Peep relativo a Maliseti. Nel 1980 alla cooperativa Nuova comunità vennero assegnati 2 lotti per realizzare 132 appartamenti. Dopo alterne vicende la società arrivò al concordato fallimentare e venne rilevata dalla società Purfina, che si occupò dell'assegnazione di 5 edifici quasi ultimati. L'iter delle autorizzazioni e delle perizie ripartì da capo e in quella sede venne definito il prezzo massimo degli appartamenti, 2 milioni al metro quadrato nel 1995, di cui il Comune si è limitato ad attestare la congruità sulla base del valore delle aree e dei costi di costruzione. Le numerose difformità vennero fuori solo dopo la consegna delle abitazioni. Alcune vennero accertate e fatte rimuovere dagli uffici comunali per concedere l'abitabilità, mentre altre, come quelle dei seminterrati, sono risultate insanabili.
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