12/05/2006 16:57
Consiglio Comunale
Entro l'anno prossimo l'anagrafe degli immobili sarà digitale
Urban, rinnovato l'incarico per l'inventario dei beni comunali
Il ruolo della società è stato ampliato fino alle trasformazioni urbanistiche della città. Contraria l'opposizione
E' stato rinnovato ed ampliato l'incarico ad Urban spa per redigere l'inventario del Comune e digitalizzarlo: lo ha deciso la delibera approvata ieri in Consiglio dalla maggioranza con i voti contrari della Casa delle Libertà, di Rifondazione comunista e della lista Sinistra per Prato viva. Il 'libretto2 degli immobili di proprietà comunale avrebbe dovuto essere consegnato nerl 2005, ma come ha spiegato il vicesindaco Roberto Bencini, da quando nel 2003 è stato affidato l'incarico questo si è continuamente arricchito di nuovi compiti perchè ad esempio nel 2004 la legge regionale ha passato ai Comuni il patrimonio di Ater. L'opera di inventario sarà completata in capo ad un anno, nel 2007: «Si sta definendo uno strumento davvero completo e all'avanguardia, che pochi Comuni possono vantare e che sarà anche disponibile in rete». Come ha aggiunto infatti l'assessore al Patrimonio Enrico Giardi, i parametri di catalogazione sono passati da tre a diciassette , un lavoro enorme e meticoloso che rende più precisa e fedele una fotografia prima sfocata: «Per completare l'inventario sono stati previsti in bilancio 170mila euro per quest'anno e 50mial per il prossimo - ha spuegato Giardi - ma si tratta di investimenti produttivi che daranno precisi effetti economici all'ente, anche perchè ci permetteranno di conoscere il patrimonio del Comune, tradurlo in reddito e conoscerne le potenzialità».
Tra le nuove attribuzioni di Urban, specificate dall'emendamento aggiunto alla delibera, anche il coinvolgimento nelle attività legate alle aree sottoposte a revisione urbanistica, come l'ex Banci e l'ipotesi di variante che vi è legata.
L'atto non ha trovato l'accoglimento del centrodestra: secondo Maurizio Bettazzi di An la delibera era fumosa e le scelte dell'Amministrazione non apparivano 'chiare e coerenti'. La stessa critica è stata sollevata da Giovanni Luchetti di Forza Italia, che ha aggiunto che 'oltre a non aver ancora svolto il compito assegnato Urban per il solo fatto di esistere costa al Comune 70mila euro all'anno. Rifondazione comunista ha presentato a latere una mozione per chiedere il rilancio dell'obiettivo sociale originario di Urban, ma è stata respinta con 29 voti contrari e 4 favorevoli (Rc, Itv, Sinistra per Prato viva).
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