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Comune di Prato

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19/05/2006 15:10
Consiglio Comunale L'assessore Giovagnoli risponde a Luchetti (FI).

Un ruolo da protagonista per Prato nel rilancio di Firenze fiere

I soci valuteranno l'allargamento all'area Banci dell'attività fieristico-espositiva con conferimenti diretti da Regione a Comune
«Nella revisione del piano industriale di Firenze fiere sarà valutato l'allargamento dell'attività espositiva e fieristica della società dalla Fortezza da Basso all'area ex Banci con conferimenti diretti di investimenti dalla Regione Toscana al Comune di Prato». Così l'assessore allo Sviluppo economico Fabio Giovagnoli ha risposto alla domanda d'attualità presentata ieri in Consiglio comunale dal consigliere Giovanni Luchetti di Forza Italia illustrando le prospettive della spa di cui il Comune è socio per il 7,25%. All'oggetto dell'interrogazione di Luchetti il risultato economico del bilancio 2005, le iniziative dei soci per la copertura della perdita e le azioni dell'Amministrazione pratese 'in merito al piano industriale di Firenze fiere che ha sottovalutato grandemente l'investimento del Comune'. Come ha spiegato Giovagnoli, per il piano di rilancio di Firenze fiere sono in cantiere vari progetti che coinvolgono Prato da protagonista. Le decisioni sulla revisione del piano industriale, cuore del rilancio, sono riamandate all'assemblea dei soci fissata per il 26 maggio. Tra le soluzioni da valutare per tamponare la perdita della società l'utilizzo per una piccola parte delle riserve straordinarie e per la maggiore, oltre 5 milioni di euro, il ricorso ad un aumento di capitale fino a 3 milioni e mezzo di euro con conseguente svalutazione relativa della perdita: «La situazione economico-finanziaria è difficile e impone adesso delle decisioni ai soci sulle prospettive di sviluppo e sulla governance- ha spiegato Giovagnoli - Contando imposte, accantonamenti ed ammortamenti la perdita del bilancio 2005 è di 6.277.000 euro. Per coprirla l'assemblea dei soci ha in programma delle azioni forti con strategie che saranno decise a fine mese. Per Prato l'operazione allo studio per il futuro è ampliare l'attività di Firenze fiere dal capoluogo regionale a Prato costruendo nell'area Banci un polo fieristico-espositivo di tipo metropolitano. La decisione è stata già ratificata sia dalla Regione Toscana con propria delibera sia dal patto parasociale che sta alla base degli indirizzi espressi nel piano industriale della società firmato sei mesi fa». Giovagnoli ha tracciato anche 'l'identikit' di Firenze fiere, società costituita per la maggior parte da soci pubblici che gestisce l'attività espositiva della Fortezza da Basso e congressuale del vicino Palazzo dei congressi: il capitale sociale è diviso tra Regione, con il 31%, la Camera di Commercio di Firenze, 38%, la Provincia di Firenze, 9,22%, il Comune di Firenze, 9,17%, la Camera di commercio di Prato, 4,56%, il Comune di Prato 7,25% e l'Unione industriale pratese per lo 0,26%, più altri soci privati fiorentini con quote limitate. «La volontà di Firenze fiere sembra comunque ancora quella di investire sulla Fortezza da Basso più che su Prato - è stata la replica di Luchetti - Il Comune di Prato per coprire la falla della società registra una perdita per il 2005 di oltre 400mila euro, una cifra molto considerevole, se si pensa poi che l'Amministrazione comunale continua a lamentarsi dei tagli ai trasferimenti agli enti locali da parte della Finanziaria di Berlusconi».

cb

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