24/05/2006 15:50
Ambiente
La proposta lanciata in un convegno dal primo cittadino
«Meno acque minerali nelle mense pubbliche»
Per Marco Romagnoli «bisogna usare quella dell'acquedotto, che è più sicura»
«Il Comune intende sostituire progressivamente le acque minerali servite nelle mense pubbliche con acqua di qualità dell'acquedotto». E' questa la proposta lanciata dal sindaco Marco Romagnoli, nel suo saluto al convegno “Acqua di casa”, promosso dall'assessorato all'Ambiente e dall'azienda Asl 4 nel Salone consiliare del Palazzo comunale.
Per compiere questa operazione, ipotizzata dal sindaco, occorerrà realizzare una rete di cosiddetti “fontanelli di qualità”, che hanno il pregio di filtrare ulteriormente l'acqua, di per sè più pura, che proviene dalle tubazioni dell'acquedotto e renderla ancora più buona.
Il sindaco, dalla tribuna del convegno, ha insistito sul'ipotesi di sostituzione delle acque minerali, spiegando che bisogna fornire ai cittadini «elementi di conoscenza sulla superiore bontà dell'acqua che sgorga dai rubinetti», per non contare il risparmio in termini di costi («per le mense gestite dal Comune sarebbe certo») e il saldo ambientale positivo «per la minore necessità di smaltire una valanga di bottiglie di plastica, con conseguente riduzione dei rifiuti prodotti».
Del resto tutto il convegno si è mosso sulla falsariga che l'acqua pubblica è sicuramente più sicura e migliore delle acque minerali, nonostante l'esteso consumo di quest'ultime. Sicuramente lo è quella di Prato, come hanno spiegato gli oratori e lo stesso direttore generale della Asl Bruno Cravedi, «una delle migliori a livello di potabilità nel panorama regionale e nazionale».
Per l'assessore all'Ambiente Camilla Curcio, che ha fatto riferimento pure agli accordi di programma, sottoscritti con il ministero dell'Ambiente e Regione, cui partecipa il Comune (il primo per la tutela delle risorse idriche di Prato e Pistoia per diminuire i prelievi dalla falda, evitare la presenza di sostanze pericolose e accrescere l'uso di acque reflue ai fini industriali; il secondo per migliorare la rete fognaria e gli scolmatori), «è infatti importante capire quando, dove e come può essere aumentata la qualità dell'acqua a scopo potabile».
Da qui, come ha detto il sindaco, la necessità «di mantenere la pubblicità dell'acqua, non affidandola ai meccanismi di mercato, che abbassano la qualità per massimizzare i consumi. L'esatto contrario di ciò che è utile». Per Romagnoli, che ha citato anche l'alleanza fra Pubbliacqua e Acea («rafforza l'intervento pubblico e consente di aumentare la qualità dell'acqua potabile»), è necessario «sensibilizzare i cittadini sulla maggiore sicurezza, qualità e potabilità dell'acqua domestica. Le acque minerali devono essere acquistate perchè lo si vuole e non perchè non ci si fida dell'acquedotto».
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