Slitta all'incirca di un mese la riapertura della rotonda

Ancora un mese all'incirca per riaprire la rotonda fra via Roma e via Paronese, «fermo restando che i lavori per il sottopasso termineranno, come previsto, ad ottobre». Ai cittadini della Circoscrizione sud, riuniti in un'assemblea al circolo Arci di Fontanelle, l'assessore ai Lavori pubblici Enrico Giardi, accompagnato dall'ingegner Lorenzo Frasconi e dall'ingegner Albeerto Nistri (presente anche la presidente della Circoscrizione Sud Luisa Peris), ha spiegato che dovranno pazientare ancora un po', rispetto alla scadenza del 31 maggio, «per avere un'opera destinata a dare grande benefici per la mobilità e la vivibilità del quartiere». I ritardi sono dovuti fondamentalmente a due cause: il maltempo («ci sono stati una quarantina di giorni di pioggia che hanno provocato l'interruzione del cantiere»), le difficoltà incontrate nello spostamento dei sottoservizi («previste, ma alcuni enti di gestione hanno ritardato i loro interventi»). L'assessore Giardi, però, ha teso a sottolineare «che i disagi sopportati dalla popolazione sono stati ridotti al minimo e che la gestione del traffico, con la viabilità alternativa, è stata tutto sommato positiva». Disappunto hanno mostrato i cittadini, residenti e commercianti, che hanno partecipato all'assemblea, all'annuncio dello slittamento dei tempi per la riapertura della rotonda, anche se non vi sono stati momenti di particolare tensione. Giardi ha respinto l'obiezione, avanzata con calore, che si poteva prevedere una viabilità alternativa diversa: «Non era possibile, poichè ci sarebbe stato bisogno di realizzare anche nuove strade», ed ha dato appuntamento a tutti «al prossimo 20 giugno per monitorare ulteriormente lo stato del cantiere». Di sicuro, rispetto a chi ha criticato l'esecuzione dei lavori («non è vero che sono proceduti spediti, solo nell'ultimo mese si è andati avanti con buona lena»), il sottopasso non subirà slittamenti sulla scadenza fissata di ottobre ma anche la rotonda, almeno nella direzione nord/sud, sarà riaperta entro giugno. Non solo. L'assessore, su sollecitazione di alcuni intervenuti, ha promesso che si studierà un'ulteriore modifica alla viabilità alternativa per allentare la morsa del traffico su via Soffici («ora si può fare»), ed ha assicurato maggiori controlli per la segnaletica, che ha denunciato una persona «viene continuamente spostata, dovreste trovare il modo di garantire il suo ripristino». Alla fine, comunque, il ritardo, sia pur con comprensibile amarezza, è stato digerito: «Bene ci vorrà ancora un mese, un mese e mezzo, come voi dite. Ma che basti, perchè avete già sbagliato la previsione di due mesi su quattro di lavoro. Non è cosa da poco».