26/05/2006 14:37
Sindaco
L'incontro col sottosegretario sen. Beatrice Magnolfi
«Prato merita più attenzione dal governo»
Tre le questioni sollevate da Marco Romagnoli: economia, immigrazione e finanza pubblica
«E' un'emozione essere in questa Sala, che mi ha visto impegnata con molti di voi nel governo della città e rappresentare ora il governo nazionale». Ha esordito così il sottosegretario alle Riforme e innovazione nella Pubblica amministrazione sen. Beatrice Magnolfi nell'incontro, promosso dal Comune, nel Salone consiliare del Palazzo comunale, al quale hanno partecipato i parlamentari pratesi (gli onorevoli Mercedes Lourde Frias, Antonello Giacomelli, Andrea Lulli, Roberto Ulivi), il presidente della Provincia Massimo Logli, il prefetto Eleonora Maffei, la giunta, il presidente del Consiglio comunale Daniele Manocci, i capigruppo consiliari, i presidenti delle Circoscrizioni.
Poco prima era stato il sindaco Marco Romagnoli ad introdurre l'ospite, e a salutare i parlamentari («una squadra qualificata a rappresentare la città»), definendo l'appuntamento odierno «il primo incontro ufficiale col Governo, ma anche un'occasione di festa, perchè Beatrice Magnolfi è stata una di noi, è stata al governo di questa città, un altro esponente pratese che giunge nell'esecutivo nazionale dopo il sen. Guido Bisori e l'on. Luigi Caiazza». Del resto il sindaco non ha sprecato parole per descrivere la situazione pratese («non credo ce ne sia bisogno in questo caso, come invece di solito capita in circostanze del genere») ed è entrato subito in argomento, chiarendo ciò che si aspetta Prato dall'esecutivo nazionale. Tre le questioni toccate: economia, immigrazione, finanza pubblica. «Il sistema produttivo pratese - ha detto Romagnoli - non chiede protezione, ma una politica industriale che consenta parità di condizioni sui mercati». Anche sull'immigrazione il sindaco ha sottolineato la specificità pratese: «Prato è un caso unico nel panorama nazionale, può rappresentare il laboratorio dove si sperimentano, sul piano della legalità, un nuovo Stato sociale e politiche di accoglienza e d'integrazione. Lo andiamo dicendo da tempo: il Governo deve riconoscere la particolarità pratese». Quanto alla finanza pubblica per il primo cittadino è arrivato «il momento di un riequilibrio tra ricchezza pubblica e ricchezza privata, poichè ci sono questioni, dalla salute all'ambiente, che quest'ultima non può affrontare».
Il sottosegretario Magnolfi non si è sottratta ed ha annunciato di aver già preso contatti col sottosegretario al ministero dell'Interno con delega all'immigrazione («Prato può suggerire al governo interventi nelle politiche dell'immigrazione e può divenire quel laboratorio evocato dal sindaco»), e col sottosegretario al Commercio con l'estero: «Questo Paese deve rimettere al centro l'industria e mi piace sottolineare che da Prato, in questi anni, è venuta una forte spinta per riattivare politiche industriali».
Del resto la provincia e il distretto «meritano l'attenzione che non hanno fin qui avuto», correggendo anche la cosidetta “spesa storica” per i Comuni «poichè vi sono città delle dimensioni di Prato che ottengono molte più risorse. E' un compito difficilissimo ma su cui vale la pena impegnarsi».
Sul nuovo ruolo di sottosegreario alle Riforme e innovazione nella Pubblica amministrazione, la sen. Magnolfi ha aggiunto: «La nuova definizione del ministero dà l'idea che questo governo vuole guardare al futuro. Porto con me l'esperienza fatta in giunta, poichè il Comune è un avamposto nell'innovazione delle strutture burocratiche e nel definire un nuovo rapporto coi cittadini. E' stato uno dei primi a fare lo Sportello unico per le imprese, l'Urp multiente con Prefetura e Provincia, a inaugurare importanti servizi on line».
Quindi la conclusione di Magnolfi: «E' un onore per me essere qui. In quest'ultima settimana mi sono accadute tante cose, ma ho sentito voi vicino, la vicinanza della città. La mia nomina è un traguardo anche per l'intera città».
Dopo l'incontro il brindisi coi rappresentanti delle forze economiche e sociali e i partiti.
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