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Comune di Prato

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09/06/2006 16:52
Consiglio Comunale L'assessore Curcio risponde a Becheri (Rc) sul termovalorizzatore

«Rifiuti, un problema che non si può ignorare»

Il capogruppo ha chiesto spiegazioni sul contenuto della recente lettera dei sindaci e della Provincia alla Regione
«Quello dei rifiuti è un problema molto serio che non si può far finta di non vedere e su cui non si possono rimandare le decisioni: la lettera firmata dai sindaci del territorio e dalla Provincia indirizzata alla Regione era una sollecitazione in questo senso». E' stata questa la risposta dell'assessore all'Ambiente Camilla Curcio ieri in Consiglio comunale al question time del capogruppo di Rifondazione comunista Leonardo Becheri, che ha chiesto spiegazioni sul contenuto della missiva alla Regione in particolare riguardo alla questione termovalorizzatori: «A cosa ci si riferisce quando si parla di una non precisata 'potenziale emergenza rifiuti' legata alla necessità di far presto a decidere? - ha scritto Becheri - In merito a quale valutazione si chiedono due impianti di incenerimento nella piana se non è stato dato alcun mandato specifico al sindaco dal Consiglio comunale nè da nessuno studio o pronunciamento in questo senso?». Tra il pubblico in aula erano presenti alcuni membri del comitato cittadino di Casale contro il termovalorizzatore. «Dato che siamo nella fase conclusiva del tavolo di discussione regionale sulla filiera dei rifiuti e sugli impianti di smaltimento i sindaci dell'area hanno voluto dare un segnale di attenzione e un contributo alla fase finale con l'obiettivo di scongiurare il pericolo di un'emergenza smaltimento - ha spiegato l'assessore Curcio - Sulle proposte che saranno poi formulate si esprimeranno i Consigli comunali e provinciali. Bisogna anche ricordare che i rifiuti aumentano giornalmente e che Prato spende cifre notevoli per inviarli alla discarica di Peccioli e per farli termovalorizzare in altri impianti fuori regione come quello di Colleferro. Non si può far finta di niente, perchè a parte i problemi dell'aumento dei costi, si presenterà anche quello della capacità di questi impianti». L'assessore ha ricordato anche che Prato ha un tasso di raccolta differenziata che comunque si avvicina molto al traguardo del 55% fissato dal tavolo tecnico della Regione, ma che su un problema come quello dei rifiuti non si può rimandare la pianificazione, 'senza pretendere che l'ipotesi espressa da Prato sia l'unica possibile'. La risposta non è stata condivisa dal capogruppo di Rc, che ha continuato a sostenere che la lettera fosse 'una sollecitazione ad avere il termovalorizzatore, non la soluzione per la pianificazione dei rifiuti': «Gli studi prima di questa mania inceneritorista dicevano che l'emergenza smaltimento nella nostra area era lontana anni e ora invece si parla in termini allarmistici e addirittura ci vorrebbero due impianti. Senza contare che l'Unione europea e il Ministero dell'Ambiente abbiano recentemente dichiarato che i termovalorizzatori sono impianti da medioevo per cui rischiamo multe salatissime perchè l'energia che produrrebbero non è buona».

cb

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