14/06/2006 15:49
Giovani
L'iniziativa è per ragazzi con problemi penali e sociali
Progetto Jonathan, ricominciare dal lavoro
E' iniziata la fase del tirocinio per 17 dei 30 ragazzi segnalati dai Servizi sociali e dal Centro di giustizia minorile
Ricominciare una nuova vita dal lavoro per vincere il disagio e l'emarginazione: é l'opportunità data dal progetto 'Jonathan', finanziato nel programma Equal della Regione Toscana, a 17 ragazzi tra 16 e 25 anni segnalati dai servizi sociali e dal Centro di giustizia minorile per precedenti penali o problemi di disagio legati alla famiglia e alla vita sociale. Ieri pomeriggio ad Officina giovani si è svolta la presentazione del progetto di primo inserimento al lavoro, che a Prato riguarderà in tutto 30 ragazzi. Ad illustrare i contenuti e gli obiettivi di 'Jonathan, percorsi di inserimento lavorativo per giovani a rischio di esclusione' è stato l'assessore alle Politiche giovanili Andrea Mazzoni: erano presenti la Asl 4 di Prato, la Fil Centro per l'impiego, l'Unione industriale pratese, rappresentanti dei Comuni di Pistoia e Firenze, che partecipano al progetto in partenariato con Prato, e dell'istituto superiore Rodari, oltre ad associazioni pratesi del privato sociale che hanno collaborato o che comunque operano nello stesso settore, come la Polisportiva Aurora e Cieli aperti. Non potevano mancare i protagonisti dell'esperienza e i loro datori di lavoro, che hanno testimoniato l'impegno e la serietà con cui i ragazzi stanno affrontando il tirocinio, dichiarando la disponibilità all'assunzione vera e propria. L’obiettivo è appunto facilitare l'accesso e il rientro nel mercato del lavoro di coloro che hanno difficoltà ad integrarsi nel mercato del lavoro. Ad oggi nel comprensorio dei tre Comuni aderenti al progetto vengono accolti in comunità di tipo familiare, circa 15.000 minori, di cui almeno 5.000 hanno più di 16 anni e sono quindi in età lavorativa.
Per questi minori l’inserimento lavorativo è particolarmente difficile sia per la situazione complessiva che li costringe ad entrare nel mondo del lavoro più precocemente dei loro coetanei e senza nessuna protezione sociale, sia per la mancanza di competenze. La maggior parte di questi minori, a 18 anni e un giorno, può contare esclusivamente sulle proprie forze. D’altro canto le comunità per minori, che hanno la responsabilità della loro gestione, e le associazioni del territorio che si occupano comunque della problematica, non hanno gli strumenti adeguati per seguire gli adolescenti nel loro inserimento, sia per l’innalzamento dell’età media dei minori, che per il mutato scenario del mondo del lavoro.
Nell’esperienza dei ragazzi che entrano nel circuito penale, alla precarietà della rete di tutela (famiglia, servizi) ed alla mancanza di competenze, si somma, in genere, un vissuto di inadeguatezza personale a sostenere i consueti percorsi di inserimento sociale. Da qui è nato Jonathan, che durerà fino al giugno 2007: il finanziamento è di 111.647 euro, erogati dal Comune di Firenze in qualità di capofila.
Nel lungo dibattito che è seguito alla presentazione hanno parlato anche loro, i ragazzi, che hanno ringraziato l'Amministrazione comunale per quest'opportunità e soprattutto per la fiducia che in loro è stata riposta.
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