14/06/2006 17:43
Sindaco
Il giornalista iraniano ricevuto in Palazzo comunale
I “sigilli” della cittą ad Abkar Ganji
I sigilli d'argento dell'antico Comune libero di Prato; questo il dono del sindaco Marco Romagnoli a Abkar Ganji, il giornalista iraniano liberato nel marzo scorso dopo una lunga detenzione nelle caceri del proprio paese, per essersi opposto al regime sciita, ricevuto in Palazzo comunale.
Ad accolgliere nel proprio ufficio Gangji, accompagnato dalla presidente della commissione regionale cultura Ambra Giorgi, da Stefano Marcelli e da Ahamad Rafat, portavoce dell'Associazione per la libertą d'espressione in Iran, oltre al sindaco il vice sindaco Robero Bencini ed altri membri della giunta comunale.
Prato, del resto, ha partecipato alla mobilitazione, che ha visto la Toscana in prima fila, per la liberazione del giornalista iraniano. Nel novembre dello scorso anno il sindaco Marco Romagnoli aveva risposto ad un appello di Massoumeth Shafeih, moglie di Abkar Ganji, per la liberazione di quest'ultimo, detenuto dal 2000, solo perchč propugnava la necessitą di instaurare i principi democratici nel proprio paese.
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