16/06/2006 15:58
Immigrazione
Riunione in Palazzo comunale convocata dal sindaco
A raccolta le forze sociali per il confronto col Governo
Romagnoli: «Occorrono politiche specifiche per affrontare il problema»
La legalità attiene al rispetto delle regole, che valgono per tutti, ma la questione dell'immigrazione «non può essere ridotta ad una sola questione di ordine pubblico o semplicemente di politiche sociali», anzi il tema dell'economia e del lavoro diventa centrale. Più o meno è questo il senso delle cose che si sono detti i rappresentanti delle categorie economiche e sociali (Unione industriali, Cna, Confartigianato, Confesercenti, Unione commercianti e cooperative di abitazione) e i segretari di Cigl-Cisl-Uil, che si sono incontrati con la giunta, in Palazzo comunale.
La riunione sul tema dell'immigrazione è stata convocata dal sindaco Marco Romagnoli, in preparazione dell'incontro col Governo, che sta curando la Prefettura. Due i capisaldi dell'impostazione del sindaco: il primo riguarda la «complessità del fenomeno, che va capito in tutti i suoi aspetti, se si intende affrontare il problema»; il secondo che «la legalità è fondamentale per l'inclusione», ma la questione non può riguardare «solo il ministero dell'Interno o del Welfare, bisogna coinvolgere anche quello dell'Industria e del Lavoro».
L'altro versante del confronto è quello con la Regione, e con la nuova legge regionale che si sta discutendo sui temi dell'immigrazione. «Occorrono - ha detto ancora Romagnoli - politiche specifiche, per una categoria che è ormai formata da tre milioni di persone».
Dalle categorie economiche, e dai loro rappresentanti, è stata condivisa l'impostazione data alla riunione al sindaco, ma è emersa anche la necesità di «azioni e interventi concreti», perchè il tutto non si riduca «ad imbastire altre discussioni». Del resto il fenomeno a Prato, anche nei suoi aspetti quantitativi, è tale che «va compreso ma è arrivato pure il momento di agire».
«Ogni livello di governo - ha concluso il sindaco - deve fare la sua parte. Anche il Comune per le competenze che ha. E questo faremo altrimenti non saremo credibili. Allo stesso tempo ai Comuni devono essere affidati gli strumenti per intervenire, soprattutto devono essere fornite adeguate risorse finanziarie».
Comune e categorie torneranno a riunirsi. E al prossimo appuntamento il Comune presenterà una propria proposta circa le politiche che si dovrebbero adottare. Insomma il confronto col Governo, e anche con la Regione, deve essere preparato bene.
684/06
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