22/06/2006 13:56
Economia
Oggi al Pin la conferenza regionale sul Tavolo di coordinamento
La cooperazione internazionale tende la mano all'est europeo
Prato sta curando la rinascita dell'area industriale di Brasov in Romania e progetti di sviluppo dell'imprenditoria e per acqua e gas
Lo sviluppo economico, l'inclusione sociale e la salvaguardia dell'ambiente sono le priorità della cooperazione internazionale che attraverso progetti concreti vede già protagonista la Toscana nei paesi dell'Europa centro-sud-orientale, spesso dilaniati da conflitti latenti all'interno o ai confini per motivi politici, culturali e religiosi, ma strategici dal punto di vista economico, sia per quanto riguarda i paesi candidati all'allargamento dell'Unione europea sia 'l'area di prossimità', ovvero i futuri vicini dell'Ue. Stamattina nella conferenza regionale dedicata alla cooperazione toscana nell'est europeo, ospitata nell'Aula magna del Polo universitario pratese, sono stati presentati i risultati finora raggiunti dal Tavolo di coordinamento istituito appositamente dalla Regione e le priorità emerse, che saranno raccolte nel prossimo Piano della Regione Toscana sulla cooperazione internazionale. Il tema è di grande aattualità perche si inserisce nel quadro degli Stati di nuova adesione all'Unione (Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Ungheria e Slovenia) Stati di prossima adesione ( Romania e Bulgaria) e Stati confinanti dal 2007 in poi, come Russia e Ucraina. Ad illustrare progetti ed obiettivi per la promozione dell'impresa, le politiche di sostegno all'infanzia e lo sviluppo del volontariato e terzo settore erano presenti stamani l'assessore regionale alla Cooperazione internazionale, perdono e riconciliazione fra i popoli Massimo Toschi e l'assessore allo Sviluppo economico del Comune di Prato Fabio Giovagnoli. Nell'ambito del Tavolo al Comune di Prato sono stati affidati i rapporti con l'est europeo, principalmente Romania ed Ungheria, dove il distretto tessile ha già creato un'ampia rete di legami economici ed imprenditoriali. Come ha spiegato Giovagnoli, l'esigenza di internazionalizzazione trova un riscontro diretto nelle opportunità fornite dai fondi strutturali europei con le risorse finanziarie per il periodo 2007-2013 messe a disposizione per la cooperazione tra paesi: «Il contributo che il sistema toscano della cooperazione può fornire all'Europa centro-orientale - ha detto l'assessore - abbraccia lo sviluppo di interventi sostenibili da un punto di vista sociale, economico ed ambientale con i partner delle aree coinvolte, assistenza tecnica nei progetti e supporto organizzativo nella gestione delle risorse. In particolare Prato cura progetti di sviluppo non solo per le imprese, ma anche per i servizi di acqua, gas ed energia, e come valore aggiunto sta lavorando anche per la coesione e la crescita culturale e sociale delle persone». Ne sono un concreto esempio il progetto in corso di riqualificazione e riuso di un'area industriale abbandonata a Brasov in Romania, in cui rinasceranno le imprese, e la creazione di una rete di servizi per l'infanzia che metta in moto l'imprenditoria femminile.
Ovviamente non ci può essere sviluppo ed impresa dove ci sono conflitti, seppur congelati: per questo l'assessore regionale Toschi ha indicato come primo obiettivo politico della cooperazione il dialogo e la riconciliazioni tra i popoli e la prevenzione soprattutto nelle aree e nelle fasce di popolazione più vulnerabili.
cb
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