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Comune di Prato

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29/06/2006 17:21
Consiglio Comunale Approvata la delibera di affidamento in house providing

Consiag servizi gestirà la manutenzione degli immobili comunali

Ogni ufficio o scuola avrà un profilo di costi grazie al cespite canonizzato. Critiche da parte dell'opposizione
La manutenzione degli immobili comunali, gli ascensori, le pulizie, l'illuminazione pubblica il riscaldamento e molto altro a partire da ieri hanno un unico gestore e referente per l'Amministrazione comunale: Consiag servizi, società nata in seno a Consiag nel 2005 come soggetto strumentale voluto dagli enti locali soci dell'azienda per lo svolgimento comune di servizi pubblici. Il Consiglio comunale ieri con 24 voti favorevoli del centrosinistra e 6 contrari della casa delle libertà (Rifondazione comunista e Sinistra per Prato viva non hanno partecipato al voto)ha approvato l'affidamento in house providing alla società di scopo Consiag servizi delle mansioni finora affidate a Global service per gli interventi di carattere edilizio e manutentivo in uffici, scuole ed altri immobili di proprietà del Comune, accentrando anche altre attività frammentate tra altri gestori. Consiag servizi si occuperà così nello specifico di manutenzione ordinaria e entro certi limiti anche strordinaria di edifici ed ascensori, pulizia, fornitura di energia, pubblica illuminazione, gestione tecnica, arredi scolastici, allestimento dei seggi elettorali e demolizione di opere abusive. Come ha spiegato il vice-sindaco Roberto Bencini nella sua illustrazione, il Comune sottoscriverà una quota del capitale sociale pari all'1% per ottenere il controllo analogo ai servizi svolti in economia, con una forma di subordinazione gerarchica, sulle attività svolte dalla società di Consiag, azienda pubblica in cui comunque il Comune di Prato è detentore del 39,4%. Il corrispettivo per il primo anno di gestione sarà di 4.673.784 euro. Una delle novità più importanti dell'affidamento in house è l'introduzione del cosiddetto cespite canonizzato, in base al quale ogni edificio, scuola o ufficio avrà una precisa scheda di valutazione del costo di gestione che non fotograferà solo la spesa storica, ma quella effettivamente necessaria con il budjet conseguente per riscaldamento, manutenzione, enegia e altro: «Abbiamo fatto questa scelta dopo aver fatto realizzare uno studio sulla convenienza economico-finanziaria alla ditta di consulting Kon di Firenze - ha spiegato l'assessore al Bilancio Bencini - Veniamo da una precedente situazioni dove ci fu un affidamento tramite gara con forte ribasso d'asta che diede però risultati piuttosto deludenti sotto il profilo della qualità degli interventi manutentivi, sfociando poi addirittura nell'abbandono del servizio da parte dell'azienda vincitrice con la conseguenza di un'assenza di manutenzione in pratica. Come si vede, le gare a volte non hanno risvolti felici. Contando poi i limiti di bilancio e di personale che abbiamo non potevamo pensare ad una gestione in economia, così si è fatta strada l'idea dell'affidamento in house providing, che è tutt'altro che un esternalizzazione, e ci permetterà di risparmiare sulla manutenzione dei nostri immobili mantenendo però in buono stato il patrimonio di cui usufruiscono soprattutto i cittadini e il controllo su di esso». Bencini ha sottolineato anche che la delibera e l'operazione che la precede tengono conto delle direttive Ue in materia e dei pronunciamenti della Corte europea, che hanno creato una rete piuttosto stretta in materia 'nelle cui maglie ques'affidamento rientra', oltre a rientrare nei parametri del Consip, ente che per conto del Governo fa aste per l'acquisto di servizi e materiali. Le implicazioni per l'economia del territorio sono state sottolineate dall'assessore al Patrimonio Andrea Frattani: «Si tratta di una delibera che può essere considerata un volano dell'economia locale e non solo un modo per evitare i pericoli della liberalizzazione dei servizi: infatti Consiag servizi interagirà con ditte artigianali del territorio per svolgere le attività di manutenzione. E' un sistema unico in Italia dove i vantaggi sono molteplici, dalla centralizzazione della manutenzione, prima parcellizzata, al calcolo del costo reale di ogni immobile». L'affidamento in house a Consiag servizi non ha però ricevuto il parere postivo dell'opposizione. Il capogruppo di Rifondazione comunista Leonardo Becheri ha spiegato di condividere l'house providing per il sistema manutentivo, ma non coinvolgendo Consiag: «E' una triangolazione farraginosa che rischia di buttare a mare un principio giusto. Era il Comune che doveva creare una società ad hoc, non Consiag, per fare un'operazione davvero legittima e trasparente». An ha criticato anche la formula scelta: «Il Comune è già presente in 37 società tra enti ed aziende del territorio che gestiscono servizi sostituendosi all'Amministrazione municipale che prima li svolgeva - ha detto Gianluca Banchelli - Anche per la Sori era stato detto che il servizio tributi e riscossioni sarebbe stato gestito meglio. E ora non si capisce perchè il Comune dovrebbe foraggiare una società affinchè nasca e si rafforzi per essere immessa nel mercato». Gli stessi spunti sono stati approfonditi da Giovanni Luchetti di Forza Italia, più favorevole all'indizione di un bando di gara e alla liberalizzazione dei servizi: «La presenza così massiccia del Comune in tanti ambiti economici delinea quasi un neosocialismo municipale. Sicuramente è più comodo per l'Amministrazione comunale difendere certi interessi anzichè guardare più in là e aprirsi al mercato liberando servizi e risorse e aprendo la cassaforte del Consiag. Nelle 100 pagine delo studio sull'affidamento non sta scritto come sarà gestito il servizio e di quanto sarebbe il risparmio per i cittadini in un momento tanto difficile per la città». Forti perplessità sono state espresse anche da Mauro Vannoni di Sinistra per Prato viva, che ritiene 'eccessiva l'assunzione di potere da parte di Consiag, con il pericolo che il Consiglio comunale sia esautorato dalla possibilità di controllare e di ritrovarsi un altro caso Sori'. Dall'altra parte la delibera è stata invece giudicata un vantaggio sia per l'ente che per la città: «E' un bene sia per il Comune che per il patrimonio che appartiene alla città - ha spiegato il capogruppo della Margherita Luca Roti - L'ente pubblico è sempre più programmatore e controllore e sempre meno gestore per avere un'amministrazione più snella. E' una scelta politica e di convenienza economica che mette fine all'esperienza negativa precedente, in cui i cittadini pagarono la scarsa manutenzione degli edifici». Stessa opinione anche per Massimo Bartoloni dei Ds, presidente della Commissione consiliare Programmazione ed organizzazione: «E' una scelta politica che non ci spoglia delle nostre prerogative, perchè sono garantiti il controllo analogo e la subordinazione gerarchica». Rita Romagnoli dello stesso gruppo ha sottolineato che l'affidamento avviene ad una società in piena salute come Consiag, 'un fiore all'occhiello per tutto il territorio che ha dimostrato di operare bene e con profitto, svolgendo un ruolo chiave per tutta l'area'.

cb

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