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Comune di Prato

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06/07/2006 16:36
Immigrazione Il regolamento degli alloggi stringe le maglie del controllo

Stop all'evasione di Ici e Tia per gli immigrati

Uno strumento con cui il Comune controllerà che le case non siano sovraffollate, l'uso improprio e il pagamento delle imposte
Uno strumento per verificare l'idoneità alloggiativa delle case degli immigrati, per evitare sovraffollamenti delle abitazioni e usi impropri, come laboratori trasformati in case e viceversa, ma anche per controllare il regolare pagamento di Ici e Tia erodendo l'evasione fiscale: avrà queste funzioni e questi effetti il nuovo regolamento per il rilascio del certificato d'idoneità dell'alloggio, realizzato dall'assessorato alla Multiculturalità, che la prossima settimana sarà esaminato congiuntamente dalle Commissioni consiliari Affari istituzionali e Politiche sociali per approdare in Consiglio comunale. Si tratta del primo esempio in Italia e fornirà al Comune un nuovo ed efficace mezzo di controllo dell'immigrazione e della legalità. Un problema da non sottovalutare in una città che ospita 23.000 stranieri regolari, più un margine di clandestini stimato intorno ai 12.000. La novità non sta tanto nell'emanazione del testo normativo e nell'istruttoria che gli operatori della Multiculturalità dovranno curare, quanto negli effetti che il provvedimento avrà in termini di controllo, in collaborazione con la Questura, la Prefettura e gli enti preposti come Sori. Il certificato di idoneità alloggiativa è uno dei requisiti per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno che il decreto 334 del 2004 attuativo della legge Bossi-Fini (189/2002) pone a carico del datore di lavoro che assume l'immigrato tramite il contratto di soggiorno: si tratta di un'autocertificazione con la quale il principale attesta sotto la propria responsabilità che il dipendente straniero ha un alloggio idoneo. Qui ha deciso di entrare in gioco il Comune: su richiesta del proprietario dell'alloggio, del conduttore del contratto di locazione o di chi comunque vive nell'abitazione gli addetti dell'assessorato alla Multicuilturalità si occuperanno dell' istruttoria per il rilascio del certificato di idoneità, che sarà valutata ed eventualmente approvata dal Comune in presenza di tutti i requisiti richiesti. Il procedimento, della durata di circa 30 giorni dalla presentazione della domanda, è scandito dai 9 articoli del regolamento comunale, che recepisce anche i nuovi parametri stabiliti dalla Regione: il più importante è che il nuovo criterio della valutazione in vani sostituisce quello della superficie in metri quadri. Ogni stanza sarà pertanto abitabile da non più di 2 persone. Il regolamento pratese affina ulteriormente la previsione imponendo all'art. 5 che per vani sottotetto, mansarde e seminterati ci sia l'idoneità solo se c'è l'autorizzazione e il riconoscimento come vani e non come accessori da parte di Comune o Agenzia del territorio. Insomma, le maglie dei controlli si stringono e per chi non è in regola la vita sarà sempre più difficile. COSA CAMBIERA' Come prevede l'art. 4 del regolamento, sono diversi gli elementi che saranno vagliati dagli addetti comunali per il rilascio del certificato. NOn esclusi i pagamenti delle imposte sugli immobili. Sarà verificata la correttezza dei dati anagrafici del richiedente, la correttezza dei dati toponomastici dell'alloggio, se per la stessa abitazione sono state presentate altre richieste o se risulti già occupata, il corretto pagamento dell'Ici e Tia. Se questo è stato omesso il procedimento viene sospeso e viene fatta segnalazione alla Sori. Se il numero delle persone che risultano domiciliate nella casa dichiarta idonea è eccessivo, l'ufficio procede al rilascio della certificazione, ma apponendo sulla pratica da presentare alla Questura una dicitura che indica che il numero degli abitanti è superiore a quello per cui l'alloggio è idoneo. Il certificato non viene rilasciato nel caso in cui l'abitazione venga destinata ad un uso diverso. Chiaramente i controlli saranno maggiormente indirizzati alle pratiche che non riportano il sigillo di idoneità del Comune: «Il datore di lavoro può scegliere anche di fare una propria dichiarazione di idoneità, ma assumendosi la responsabilità di quanto dichiara riguardo un immobile su cui non ha competenza o conoscenza - spiega l'assessore alla Multiculturalità Andrea Frattani - Il regolamento è nello spirito dell'azione promossa dal sindaco Marco Romagnoli, che ritiene la legalità e il rispetto delle regole da parte di tutti le condizioni per un buon sistema sociale». Il provvedimento è anche nell'alveo delle disposizioni in materia di sicurezza ed immigrazione a cui la settimana scorsa è stato dedicato il convegno per il decennale del Forum italiano della sicurezza urbana. Il testo normativo e le istruttorie entreranno in vigore a settembre, dopo la discussione e l'approvazione del Consiglio comunale.

cb

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