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Comune di Prato

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01/08/2006 15:09
Giunta Approvato il progetto della prima fase dell'intervento

Coderino, la bonifica parte ad ottobre/novembre

La discarica sarà “isolata” per evitare la fuoriuscita del percolato
Ancora pochi mesi e fra ottobre e novembre il tanto sospirato risanamento della discarica del Coderino prenderà il via, con la prima fase dell'intervento consistente nel suo “isolamento” per evitare la fuoriuscita del percolato (il liquame prodotto da rifiuti). A fissare le scandenze per l'apertura del cantiere è l'assessore all'Ambiente Camilla Curcio, che ha incassato ieri (lunedì 31 luglio) da parte della Giunta l'approvazione del progetto definitivo. «I tempi - dichiara Curcio - sono rispettati. Si procede secondo il calendario annunciato quando presentammo l'ipotesi di risanamento. La prossima tappa è il progetto esecutivo, poi la gara d'appalto. Fra ottobre e novembre sarà installato il cantiere». La prima fase, come da programma, per un importo di 822 mila e rotti euro, provenienti tutti dalla Regione, riguarda la realizzazione del sistema di raccolta e smaltimento del percolato, costituito da un canale drenante lungo il perimetro della discarica, da un sistema di accumulo mediante serbatoi interrati, dal collegamento al sistema fognario e dal convogliamento del liquame al depuratore di Baciavavallo. Nella prima fase dell'intervento saranno anticipate anche azioni previste nella seconda parte dei lavori (creazione di un sistema drenante delle acque piovane, rimozione dei rifiuti in superificie, sagomazione della superficie), in virtà dei risparmi che si otterranno dall'utilizzare per la copertura, e per la creazione dello strato isolante, terra e materiali provenienti da altri cantieri. «Un intervento - lo definisce l'assessore Curcio - dall'alto valore ambientale». Cinque sono le fasi del risanamento, con l'obiettivo finale di rendere l'ex discarica una grande oasi verde «dal momento che sarà inserita nel contesto del parco dell'Ombrone, uno dei percorsi verdi contemplati dal piano regolatore» (Curcio). Il progetto complessivo è stimato in 6 milioni di euro e contempla, a conclusione, il cosiddetto “risanamento ambientale”, con la dimora di terra vegetale per la coltivazione e la piantumazione. La prima fase dei lavori (costo 822 mila euro), come detto, è finanziata con soldi provenienti dalla Regione. E alla Regione ci si rivolgerà anche per il resto dell'opera. «Un finanziamento - dice ancora l'assessore - che apre la strada ad altre linee di credito, per una bonifica da concludersi, e stanno per uscire i prossimi bandi, entro il 2007/2008». Del resto il risanamento dell'ex discarica di Prato (800 mila tonnellate di rifiuti, presenti anche in profondità e non solo nella collinetta che ne struttura attualmente il profilo) è inserito nel Piano regionale di bonifica delle aree inquinanti, poi assunto da quello provinciale. La bonifica, peraltro, parte dopo anni di indagini sul corpo interno della discarica e sulle aree esterne, per verificare eventuali inquinamenti della falda e la presenza di sostanze velenose. Indagini che hanno dato esito negativo. Da qui la scelta progettuale di evitare la rimozione dell'intera massa di rifiuti, per i costi insostenibili (circa 100 milioni di euro) e per lo scarso rendimento ambientale (i rifiuti avrebbero dovuto essere trasportati da un'altra parte, con un carico ecologico praticamente inalterato), e la decisione di procedere, in assenza di contaminazioni, all'isolamnto della discarica con un primo spessore di materiale drenante, uno strato successivo di argilla di per sè impermeabile (lo stesso fondo della discarica è costituito da argilla e ciò ha salvato la falda da fuoriuscite) e un'altro strato di materiale inerte, il tutto per 2,50 metri di spessore. In pratica la discarica sarà “confinata” e la prima fase delle operazioni consiste proprio nel “confinare” il percolato, nel bloccare la sua fuoriuscita, per poi ridurlo e canalizzarlo verso gli impianti di depurazione. Più o meno la stessa cosa sarà fatta, in seguito, per il biogas, l'altro problema connesso alle discariche, attraverso un sistema di captazione e combustione, costituito da una serie di pozzi sulla sua superficie e da una rete di trasporto e collegamento. Il progetto e la prima fase dei lavori saranno presentati, a settembre, alla Circoscrizione Sud e in assemblee coi cittadini. Ad Iolo del resto l'attesa è grande, per una discarica che ha funzionato fino al 1980, o poco più in là, per poi essere chiusa. «C'è stata sempre molta attenzione - chiude l'assessore Curcio - La discarica è stata continuamente monitorata nel corso del tempo. Ora passiamo al risanamento».
865/06

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