04/08/2006 14:30
Sociale
E' il risultato del vertice con le associazioni del volontariato
Uno sportello informativo per i detenuti scarcerati
Sarà il punto di raccolta delle esigenze per gestire la fase più immediata
Uno sportello informativo, punto di ascolto e di raccolta delle esigenze più pressanti, funzionerà per i detenuti usciti, o che escono dal carcere, per effetto dell'indulto votato dal Parlamento, da lunedì 7 agosto fino a sabato 12, tutti i giorni dalle ore 10,00 alle 13,00, presso la sede dell'associazione Barnaba della Solidarietà Caritas, in via Montalese 422.
E' il risultato della riunione svoltasi stamani presso l'assessorato ai Servizi sociali, alla presenza degli assessori provinciale e comunale Irene Gorelli e M. Luisa Stancari, con la Asl, le strutture dei servizi sociali, il Sert, le associazioni del volontariato, gli ufffici alla multietnicità del Comune.
E' la risposta per gestire la fase più immediata, una volta che il carcere della Dogaia si è aperto per coloro che hanno beneficiato del provvedimento di clemenza. Sono 96 i detenuti rimessi in libertà nei primi due giorni, circa 40 di questi sono domiciliati a Prato, «ma sono anche molti quelli senza fissa dimora - spiega l'assessore Stancari - che restano sul territorio». In pratica altre 26 persone uscite dal carcere nei primi due giorni. E dice, ancora l'assessore, «altri se ne aggiungeranno nei prossimi giorni e poi ci sono i detenuti pratesi, carcerati in altre città, che potrebbero uscire causa l'indulto». Un numero ancora non precisato.
La gestione di questa delicata fase non si limiterà allo sportello informativo, che farà capo ai volontari di Arci, coop Esperienze e Caritas: le strutture sociali delle istituzioni locali e della Asl, nonchè le associazioni del volontariato, sono state allertate da subito e per i detenuti liberati, che ne hanno bisogno o lo richiedono, funziona già la mensa e l'asilo notturno dell'associazione La Pira. Così come il Comune, assessorato alla Multietnicità, per due giorni, giovedì 10 e giovedì 17 agosto, metterà a disposizione i propri uffici per i detenuti stranieri che hanno goduto dell'indulto, molti dei quali hanno necessità anche delle più elementari informazioni. Non solo: per venerdì della prossima settimana sarà convocato un nuovo summit con le associazioni del volontariato, per fare un punto sulla situazione e per verificare quanti si sono rivolti al punto di ascolto dell'associazione Barnaba, che avrà il compito, in base alle esigenze che si manifestano, di attivare la rete sociale di istituzioni, Asl e volontariato.
«Queste misure - specifica l'assessore Stancari - sono per gestire la fase immediata. E' chiaro che per progetti di inclusione occorrerà pensare a percorsi individuali, poichè ogni situazione personale è un caso a sè».
La rete sociale di informazione varrà per tutti i detenuti scarcerati, mentre altre azioni (mensa e ospitalità notturna) avranno un carattere temporaneo per coloro che non risultano avere il loro domicilio in città. Interventi di aiuto sociale di più lungo periodo saranno attivati per chi ha la residenza a Prato.
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