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Comune di Prato

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10/08/2006 16:13
Trasporti Un solo titolo di viaggio per la rete del trasporto pubblico

Dal 1° settembre arriva il ticket unico giornaliero

Il costo è di 2,20 euro al giorno, da 2,50 a 5,40 per le corse extraurbane. Per l'urbano e il Montalbano carnet di 10 biglietti a 1,5 euro
Farà il suo debutto il 1° settembre il ticket unico giornaliero valido su tutta la rete provinciale del trasporto pubblico, disponibile per ora per l'area urbana anche in carnet elettronico da 10 biglietti al costo di 15 euro, cioè 1,50 a biglietto. La riorganizzazione del sistema tarifarrio decisa da Comune, Provincia e Cap è stata presentata stamattina in Palazzo comunale dagli assessori comunale e provinciale alla Mobilità Enrico Giardi e Roberto Rosati e il direttore di Cap Alberto Banci. Con l'inaugurazione della Lam viola il 12 giugno infatti è stata completata la rete ad alta mobilità e la tariffa promozionale di un euro a corsa, avviata il 23 aprile 2003 con la prima linea Lam, la blu, giunge al termine. Al suo posto arriva il titolo unico per tutta la rete urbana, che non distinguerà più tra rete Lam e autobus 'tradizionali', al costo di 2,20 euro per tutto il giorno invece dei 2,4 attuali, mentre per i clienti 'fidelizzati' che utilizzano il bus per i loro spostamenti quotidiani ci sarà il conveniente carnet elettronico con 10 tickets da 1,50 euro. Salendo sull'autobus basterà passare il microcip della scheda nell'obliteratrice. Su base provinciale per ora il carnet sarà sperimentato anche sulle corse extraurbane dell'area del Montalbano, servite dalla Lam azzurra, compreso il Prontobus. I biglietti non hanno data di scadenza dall'acquisto e possono essere utilizzati anche a distanza di mesi. Per le altre aree extraurbane che presentano un elevato livello di servizio bisognerà attendere il periodo natalizio. Il biglietto di corsa semplice da 70 minuti passerà da 80 a 90 centesimi. Come ha spiegato il direttore Banci, i vantaggi sono tanti per i viaggiatori abituali: l'abbonamento trimestrale scenderà da 63 a 54 euro, quello annuale da 219 a 200, mentre quello mensile rimarrà stabile a 24 euro. Bisogna considerare che le tariffe sono al di sotto della media nazionale e che della sostanziale diminuzione dei costi usufruiranno circa 130mila cittadini, ovvero 2/3 dell'intera città, che risiedono nelle zone toccate dalle linee 9, 12, 15, 78 e le Lam azzurra e viola: praticamente tutta la periferia. Per quanto riguarda le linee provinciali-extraurbane, l'adeguamento tariffario è del 4,3% in più rispetto ai costi attuali, tenendo conto del fatto che l'indice di aumento negli ultimi 5 anni del costo della vita è del 11,9% dall'ultimo adeguamento dei prezzi, avvenuto nel luglio 2001 a Prato: anche in questo caso viene applicato il biglietto giornaliero extraurbano, ma dividendo l'area provinciale in quattro aree che dal centro di Prato hanno un raggio massimo di 20 km. Più aree si attraversano, più sale il costo del ticket: si va da un minimo di 2,50 euro giornalieri per un'area (andando ad esempio da Prato a Montemurlo o Calenzano) ad un massimo di 5,40 (ad es. Prato-Vernio). Per due aree il prezzo del biglietto è calcolato in 3,80 euro e per tre in 4,80. Per i biglietti di corsa semplice nell'area metropolitana pratese invece si va da un minimo di 0,95 euro ad un massimo di 2 euro: L'obiettivo principale è quello di semplificare il sistema tariffario in modo da aumentare l'accessibilità e la competitività del servizio di trasporto pubblico - ha detto l'assessore Enrico Giardi - Si tratta di un valore aggiunto che agevola soprattutto certe categorie di cittadini e tende ad una sempre maggiore perequazione e fidelizzazione». «Si completa così lo sforzo fatto per migliorare e rendere efficiente ed efficace il trasporto pubblico, partendo dalle linee, i percorsi, gli orari - ha aggiunto il collega della Provincia Rosati - Il nuovo biglietto giornaliero al posto di quello orario oltre che un'importante semplificazione del sistema rappresenta anche un'operazione di marketing, frutto del lavoro svolto in sintonia con Cap e Comune». Come ha spiegato infine il direttore Alberto Banci, il sistema Lam rappresenta ormai un modello organizzativo che viene guardato con interesse e studiato da varie Amministrazioni: «Abbiamo trovato terreno fertile nelle istituzioni locali, interessate al potenziamento del trasporto pubblico».

cb

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