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Comune di Prato

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26/08/2006 12:56
Cultura L'assessore Mazzoni anticipa le linee di lavoro per il 2007

“Notti bianche” e grandi eventi per Malaparte e Sem Benelli

Una riflessione sulle occasioni presenti in estate. Resta il nodo delle risorse
Grandi eventi in onore di Curzio Malaparte, di cui ricorrerà il 50° anniversario della morte, e di Sem Benelli nel 130° anniversario della nascita, avvenuta il 10 agosto 1877. E insieme alle celebrazioni per i due illustri letterati pratesi, per l'estate del prossimo anno, spunta anche l'ipotesi, sulla scia di quanto avvenuto in altre città italiane, di dare vita a “notti bianche”. E' quanto afferma l'assessore alla Cultura Andrea Mazzoni che anticipa le linee di lavoro del Comune per il 2007, in una riflessione dedicata, nell'imminenza della «piena ripresa delle attività cittadine», alla «programmazione delle iniziative estive a Prato, su ciò che la città offre, soprattutto in termini spettacolari e di occasioni culturali e di socializzazione». Un ragionamento che dice l'assessore alla Cultura «deve per forza di cose misurarsi con i dati di fatto». Nelle valutazioni di Mazzoni «anche stavolta, per l’azione del Comune, la programmazione estiva ha offerto importanti proposte culturali di qualità e numerose occasioni di aggregazione. Un bilancio definitivo della Pratoestate 2006 è ancora da farsi, poiché la manifestazione si concluderà a settembre, ma il cartellone proposto – e cito per tutti le rassegne musicali al Castello e al Pecci, che altre località ci hanno invidiato – ha ricevuto un vasto apprezzamento, testimoniato anche dalle affollate presenze alle iniziative in programma, spesso gratuite o comunque con un costo del biglietto molto accessibile, con nomi di grande notorietà e richiamo quali Sergio Cammariere, Eugenio Finardi, Modena City Ramblers, Afterhours, Roy Paci, Sergent Garcia, ecc. Senza dimenticare la suggestione di serate in luoghi prestigiosi della città come San Niccolò, Santa Caterina, San Domenico, Chiostro del Duomo». Per l'amministratore «caso mai ci sarebbe da verificare il tutto alla luce delle ridotte risorse disponibili; un problema con cui questa Amministrazione si è dovuta confrontare sin dall’inizio in conseguenza delle politiche del governo di centrodestra. Non si dica che è un altro discorso, poiché proprio le minori risorse, con cui i Comuni hanno dovuto fare i conti, rendono difficile dare risposte capaci di soddisfare tutti i bisogni che la città esprime. Una realtà, questa, che comunque dovrebbe far risaltare ancor più la bontà degli sforzi – anche di fantasia… - sicuramente compiuti dall’Amministrazione cittadina per garantire (non solo in estate, ma in ogni stagione dell’anno) programmazioni quantitativamente e qualitativamente adeguate». Per Mazzoni sono proprio le minori disponibilità finanziarie che impongono «di pensare con buon anticipo le programmazioni culturali». Per questo l’assessorato sta già lavorando su delle ipotesi di attività per il 2007, fra cui iniziative legate a ricorrenze inerenti Curzio Malaparte e Sem Benelli». Altro tema affrontato daòl'assessore Mazzoni «riguarda la possibilità di caratterizzare ancor di più il settembre come grande “contenitore” culturale cittadino, che alle tradizionali celebrazioni affianchi sempre più un’articolata proposta spettacolare, espositiva, performativa. Già quest’anno, infatti, oltre a confermare appuntamenti da tempo ricorrenti (Videominuto, Rassegna di corali al Castello, ecc.) sono in programma una mostra importante come “Corrispondenze” - che mette a confronto opere del Centro Pecci con altre del Museo Civico - ed un festival di creatività giovanile internazionale quale Freeshout». Seguendo questo filo conduttore l'assessore annuncia altre possibili novità: «Non ci sfugge per altro – visto il successo di alcune esperienze del genere - la possibilità di avviare, su un progetto forte ed originale, una riflessione concreta attorno all’ipotesi di realizzare anche a Prato le cosiddette “notti bianche”. E anche, per fare un esempio, la possibilità che Prato si candidi ad un festival su tematiche antropologiche capace di esaltare – attraverso interventi musicali, spettacolari, letterari, artistici, ecc. – la complessità e la ricchezza delle dinamiche culturali contemporanee. Il tutto, ovviamente, risorse permettendo. Perché poi questo è il nodo su cui misurarsi».
907/06

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