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Comune di Prato

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01/09/2006 14:00
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«Nessun confronto ideologico sugli enti partecipati dal Comune»

Sindaco, Rifondazione torna all’attacco: troppe poltrone, troppi soldi... «Veramente negli ultimi mesi i tagli sono stati fatti, eccome. E posso dire di averli sollecitati in prima persona» Ad esempio? «La diminuzione degli emolumenti di Consiag spa, con le indennità dei consiglieri di amministrazione passate da 2260 euro lordi al mese, a 2mila» Ma questa decisione non è proprio di ieri... «No, ma è stata la prima di una serie. Alla scadenza dei cda si provveduto a tagliare i compensi in quasi tutte le società del gruppo, da Consiagas, a Consiagreti, a Co-energia, a Publies, alla Fondazione Utilitas, ai consorzi Co-elettrica ed Energico. Non solo. Consiagnet ed E.Consiag sono diventate una società unica e il nuovo presidente, che è Paolo Abati, il presidente di Consiag spa, esercita quel ruolo senza alcun compenso. Ma i tagli non sono stati fatti solo nel gruppo di via Panziera» E dove? «Ad esempio alla Sori. Il vecchio amministratore unico incassava 100mila euro l’anno, è stato sostituito da un consiglio di amministrazione formato dal presidente e due compomenti, che costa all’anno in tutto 42mila euro. A Firenze Fiere, per mia esplicita richiesta il consiglio di amministrazione è sceso da 15 a sette componenti» Invece il cda di Publiacqua è cresciuto... «In effetti è così, ma non certo per volontà di Prato. I comuni da rappresentare sono molti e i consiglieri sono passati da undici a diciotto. Il Comune di Prato conta per meno del 30% nel capitale della spa, ma abbiamo perlomeno ottenuto che le indennità fossero diminuite per compensare l’aumento dei consiglieri, in modo da mantenere grosso modo inalterata la spesa per il funzionamento degli organismi direttivi. Il taglio è stato dell’ordine del 40 per cento e sono stato proprio io a chiederlo». Cosa pensa dell’aumento di indennità e gettoni deciso lo scorso giugno dal Consorzio di bonifica Ombrone Bisenzio, fra mille e inutili proteste... «Lo giudico senz’altro inopportuno. Non è certo il momento di alzare gli emolumenti degli amministratori». Ritiene giusto che il presidente dell’Ato rifiuti incassi oltre 2100 euro netti al mese e l’altro componente del cda 1260, avendo fatto nel 2005 sette riunioni? «L’operatività dell’Ato dei rifiuti è pesantemente condizionata dall’impasse sugli inceneritori, che dall’Ato certo non dipende. Detto questo, giudico quelle indennità troppo alte e proporrò che gli emolumenti lordi mensili non siano più calcolati in base alle indennità degli assessori di Prato, ma a quelle più basse degli amministratori di Montemurlo» Tradotto in cifre? «Per il presidente al massimo 2mila euro, ma lordi; per i componenti del cda mille, sempre lordi» Secondo Rifondazione ai consiglieri comunali non vengono dati gli strumenti per conoscere e controllare le attività delle partecipate «Francamente non mi sembra che le cose stiano così, né che le società vengano gestite in modo dissennato... Comunque sono pronto a confrontarmi con Rifondazione su questi temi» Accoglierà la richiesta del capogruppo di Rc Becheri di convocare un consiglio straordinario sulle spa controllate? «Certamente, si potrebbe programmare ad ottobre. Credo che un ripensamento sul sistema delle società partecipate sia necessario, perché rispetto a quando molte di esse furono istituite tante cose sono cambiate. Come annunciato nei mesi scorsi, è comunque nostra intenzione cedere o ridimensionare le quote del Comune nella società Interporto e nella Gida. In generale, ritengo che la presenza pubblica possa essere determinante quando le infrastrutture devono essere realizzate, ma non è detto che lo sia quando si tratta di gestirle. Ed è secondo me il caso dello scalo di Gonfienti e del sistema di depurazione delle acque» Costituirà la commissione di controllo sulle partecipate, più volte sollecitata dall’opposizione? «Una commissione di studio e analisi della società sarà istituita entro la fine dell’anno. Questo è il mio impegno. Ma una cosa mi preme dirla: il confronto sulle partecipate non dovrà essere di tipo ideologico, ma basarsi sull’efficienza, sull’utilità e la capacità di assicurare i servizi». * L'intervista al sindaco Marco Romagnoli di Anna Beltrame è apparsa sulla Cronaca di Prato del quotidiano “La Nazione” in data 31.08.2006
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