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Comune di Prato

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04/10/2006 15:20
Ambiente In ogni area indicazioni specifiche

Cartelli per spiegare il verde

A ogni area a verde il suo cartello a seconda della destinazione: giardino di quartiere, area di particolare valore decorativo, area per la sgambatura dei cani, area gioco per l’infanzia. Una vera e propria divisione del verde pubblico, così come prevede il regolamento comunale sul verde pubblico e privato varato lo scorso anno che ha tra i suoi obiettivi quello di soddisfare le diverse esigenze dei cittadini di fronte all’uso dei giardini. Esigenze ed aspettative che spesso si scontrano: c’è chi non tollera, per esempio, la presenza di animali, o chi vorrebbe che un determinato spazio fosse esclusivamente riservato alle attività ludiche. E allora, ecco che ogni spazio ha una sua precisa destinazione, oltre che classificazione. Asm e assessorato all’Ambiente del Comune di Prato hanno dato il via all’operazione che consente di riconoscere, attraverso la collocazione dei cartelli, la destinazione d’uso di ogni area a verde pubblico situata sul territorio comunale. L’iniziativa è stata presentata stamani in una conferenza stampa alla quale hanno preso parte l’assessore all’Ambiente Camilla Curcio, il presidente di Asm Adriano Benigni e il responsabile del settore Manutenzione ambiente urbano di Asm Marco Mascelli. “Si tratta di un’operazione importante – ha spiegato l’assessore Curcio – la cartellonistica, le cui immagini sono state disegnate da una ex dipendente comunale, Alma Vanoni, risponde ai principi del regolamento sul verde pubblico e privato. Un passo fondamentale nell’ottica del rispetto degli spazi. Non solo, attraverso questa operazione si può mettere in funzione un corretto ed efficace sistema di controllo. Pensiamo di riuscire a mettere d’accordo le diverse esigenze dei cittadini che usufruiscono del verde pubblico”. Il presidente Benigni ha sottolineato “l’impegno di Asm nella gestione del verde allo scopo di aumentarne la fruibilità e allo stesso tempo migliorare la qualità della vita dei cittadini”. “Le regole – ha detto Benigni – sono importanti per far sposare le diverse esigenze che nascono rispetto all’utilizzo di uno spazio verde. Noi lavoriamo per concretizzare gli indirizzi dell’amministrazione comunale in fatto di verde pubblico, e lo facciamo con un sistema che è garantito dalla certificazione di qualità”. 314 i cartelli già sistemati: 48 nella circoscrizione Centro, 63 nella circoscrizione Est, 60 nella Nord, 88 nella Sud, 55 in quella Ovest. Continuando con i numeri, sono 168 i cartelli che identificano i giardini di quartiere, 16 quelli per le aree di particolare valore decorativo, 40 i cartelli per le aree di sgambatura dei cani, 90, infine, quelli per le aree gioco per l’infanzia. Su ogni cartello sono elencati i divieti: nelle aree destinate al gioco dei bambini, per esempio, è vietato ostacolare la sicurezza, il benessere e lo svago di chi frequenta l’area, introdurre animali, l’uso, la sosta e l’ingresso di mezzi a motore, giocare a pallone fuori dalle aree adibite allo scopo; nei giardini più centrali è vietato calpestare l’erba, introdurre animali, distruggere, danneggiare, eliminare o tagliare alberi, arbusti e piante in genere, utilizzare le panchine come giaciglio. Molti dei divieti, chiaramente, si ripetono nei cartelli installati nelle diverse aree, mentre nelle aree di sgambatura sono riportati i doveri del proprietario – primo tra tutti raccogliere le deiezioni - e l’indicazione del giorno di disinfezione dell’area (il primo venerdì di ogni mese) con il consiglio, a scopo precauzionale, di non frequentare il giardino in quel determinato giorno. Chi non rispetta le regole può venire multato: le sanzioni vanno da 25 a 150 euro. Per ogni area il regolamento prevede insomma prescrizioni, obblighi e divieti con l’obiettivo di rispondere alle esigenze dei fruitori le cui aspettative sono variegate: per tanti il giardino o l’area a verde in generale ha un valore estetico, per altri questo valore è minore rispetto all’importanza della produzione dell’ossigeno o dell’abbattimento dell’inquinamento anche acustico, o all’importanza di avere uno spazio a disposizione nel tempo libero. In altre parole, ognuno si aspetta dalla frequentazione di un’area a verde pubblico di soddisfare le proprie esigenze. Dopo Roma, Prato è la seconda città in Italia ad essersi dotata di un regolamento sul verde pubblico e privato che consente di avviare operazioni come quella della cartellonistica e della destinazione d’uso degli spazi. Ogni cartello indica anche un codice di classificazione dell’area: “si tratta – ha spiegato l’assessore Curcio - di una facilitazione per i cittadini che si troveranno a segnalare inconvenienti, problemi o suggerimenti al call center di ASM; attraverso il codice, tutti potranno essere certi di indicare con esattezza il giardino anche senza conoscere il nome della via in cui si trova. Il sistema del codice di identificazione sta già dando i primi risultati”. *COMUNICATO CONGIUNTO UFFICIO STAMPA ASM E COMUNE DI PRAYO
1068/06

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