salta la barra


Comune di Prato

 indietro
13/10/2006 15:23
Consiglio Comunale Lungo dibattito in aula sulla relazione dell'assessore Ciuoffo

Revisione del Piano strutturale, sì ad un percorso partecipato

Gli interventi accomunati dalla necessità di ricalibrare il Piano Secchi alle nuove esigenze della città e di condividere il percorso
E' iniziato nella seduta di ieri il percorso consiliare della revisione al Piano strutturale: dopo la relazione dell'assessore all'Urbanistica Stefano Ciuoffo, in Consiglio comunale ha preso il via un lungo dibattito a cui hanno partecipato i gruppi della maggioranza, Rifondazione comunista e il capogruppo di Forza Italia Goffredo Borchi. Tutti gli interventi hanno concordato sulla necessità di rivedere il Piano Secchi per rispondere ai nuovi bisogni e alle esigenze di una città profondamente mutata negli ultimi anni, che ha bisogno di una spinta per rilanciarsi ed uscire dalla crisi. Un altro comune denominatore è avviare un percorso il più possibile partecipato: «Aprirsi al confronto non può che essere positivo - ha esordito Borchi - Ma non deve essere solo di facciata, perchè il percorso è difficile, gli angoli da modellare sono tanti e tanti gli interessi che ruotano intorno a questa revisione. La città attraversa un momento difficile e una parte del suo futuro si gioca proprio con la pianificazione: sbagliare ora significherebbe creare un danno molto grave. Le risposte inoltre dovranno essere non affrettate, ma neanche tardive, e dovranno tenere conto delle esigenze pratesi prima di tutto più che delle realtà limitrofe dell'area metropolitana». Lo stesso concetto è stato ripreso da Aurelio Donzella dell'Italia dei valori: «Per una concertazione che crei una simbiosi con le altre città e non il parassitismo bisogna considerare le problematiche del nostro territorio e salvaguardarlo. Questo si attua ad esempio con il polo espositivo nell'area ex Banci e puntando sull'Università, in cui Firenze da sola è carente». Il capogruppo dei Verdi Tommaso Rindi ha sollecitato la creazione di un ufficio di Piano che 'verifichi passo per passo le fasi della revisione apportando dei correttivi, in modo da arrivare alla concreta realizzazione senza avere la necessità tra cinque anni di rivedere il Piano'. Per il capogruppo di Rifondazione comunista Leonardo Becheri è fondamentale come saranno organizzati il confronto e il dibattito e come sarà mantenuta la caratrerizzazione della città conciliando revisione e previsioni del Piano Secchi: «Si tratta di una sfida importante, che va condivisa, anche a costo di metterci più tempo, perchè non possiamo sbagliare». L'idea della città che si evolve e si modifica e che va ripensata è emersa nell'intervento della capogruppo Ds Gerardina Cardillo: «Questa è la prima occasione che abbiamo per parlare di uno degli obiettivi più importanti della legislatura, un'occasione fondamentale e da non perdere - Il Piano Secchi rimane un grande punto di riferimento, ma vi è la necessità di riflettere sui fenomeni che hanno investito la città, come quello demografico ed immigratorio». «La legislatura è nata sotto il segno del rinnovamento della vita politica ed economica della città - ha detto il capogruppo della Margherita Luca Roti - con il Piano strategico e con il primo impatto della Commissione urbanistica con i progetti di riconversione presentati dagli industriali, che già contenevano il nocciolo del cambiamento della città. Il Piano Secchi ha bisogno di essere rivisto e modulato sulle esigenze attuali: è questa la grande sfida che si apre oggi, da affrontare con un confronto aperto».

cb

1095/06

Condividi su: Condividi su Facebook Condividi su Google Bookmarks Condividi su Twitter
 indietro  inizio pagina