14/10/2006 13:32
Urbanistica
Uno stage di sei giorni per studenti e neo laureati
“Le isole del tesoro”, architettura contemporanea per le scuole
L'assessore Giardi: «Un modo di progettare che innova le procedure pubbliche»
Il Comune costruirà sette scuole nel 2007 e altrettante nel 2008, secondo il piano di edilizia scolastica, più volte annunciato, ma la loro progettazione non avverrà solo all'interno dei propri Uffici tecnici. Si chiama “Le isole del tesoro” la rete di laboratori tecnici, o “campus territoriali” come da sottotitolo, messa in piedi dalla Regione (Porto Franco e TraArt), ideata da iMage, curata da Paola Bartolotti e Marco Brizzi, col preciso intento di sperimentare in otto realtà locali (Prato, Capoliveri, Peccioli, Poggio a Caiano, S. Giovanni Valdarno, Rio nell'Elba, S. Gimignano, Lastra a Signa) soluzioni di architettura contemporanea.
Otto Comuni per altrettanti gruppi di lavoro, composti da studenti e neolaureati in architettura, guidati a Prato da Elena Carlini e Pietro Valle, che nella nostra città dovranno pensare ad un nuovo edificio scolastico, composto da tre sezioni di materna, 10 classi elementari, due o tre cicli di media inferiore, su una striscia di terra rettangolare di 45 mila metri quadri, a ridosso di via Valentini, che sconfina fino a quell'area senza costruzioni, adiacente alla centrale elettrica sulla Declassata, che le future previsioni urbanistiche (master plan presentato da Fuksas) vorrebbero trasformare in parco urbano.
La novità, come spiega l'assessore ai Lavori pubblici Enrico Giardi, «sta proprio nell'aspetto che innova la procedura amministrativa, perchè la progettazione diventa un fatto aperto alle istanze del territorio e guarda non solo ai parametri urbanistici ma all'insieme delle esigenze, da quelle educative alla multiculturalità». In effetti in questa operazione sono coinvolti tre assessorati (Lavori pubblici, Pubblica istruzione, Città multietinica), per uno stage di sei giorni, durante il quale sono previsti anche incontri con la popolazione. Insomma spiega l'architetto Luca Piantimi, del servizio edilizia pubblica dell'Amministrazione, «la progettazione non è solo un fatto di lavori pubblici ma un fatto culturale».
Un fatto culturale che non può essere scisso, nelle parole di Elena Carlini e Pietro Valle, dalla «storia del territorio», là dove in una realtà come Prato di forte immigrazione, di aumento della popolazione e di eterogeneità di costumi e culture, si tratta di pensare anche ad «una nuova architettura, che faccia della contemporaneità il suo sigillo». Per questo, nel pomeriggio, “Le isole del tesoro” parte pratese si aprono con un incontro pubblico al Centro per l'arte contemporanea “Luigi Pecci”. L'obiettivo peraltro è ancora più ambizioso: sperimentare soluzioni progettuali e di costruzione che, dice Giardi e confermano i coordinatori dello stage, «possono andar bene anche per altre scuole programmate dal Comune in altre parti del territorio. Per non ricominciare sempre da capo».
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