20/10/2006 16:28
Consiglio Comunale
A due anni e mezzo dall'inizio della legislatura
Approvato l'aggiornamento delle linee programmatiche di governo
22 sì e 6 no al documento del sindaco. Critiche da Rc per la bocciatura dell'ordine del giorno presentato a latere dal gruppo
Al termine di una seduta-fiume è stato approvato ieri dal Consiglio comunale l'aggiornamento delle linee programmatiche sull'attività di governo del sindaco Marco Romagnoli, a quasi metà legislatura: il documento è stato approvato con 22 voti favorevoli, espressi dalla maggioranza di Centrosinistra più la lista civica Taiti per Prato, mentre tutta l'opposizione, con 6 voti, ha votato contro. A latere dell'aggiornamento del programma, Rifondazione comunista ha presentato un ordine del giorno con le proprie proposte su diversi temi, dal costo dei servizi pubblici, alla modulazione dei costi dei consigli d'amministrazione delle partecipate, alla riflessione su piazza Mercatale e all'immigrazione. Questo secondo documento è stato respinto con 1 voto favorevole del capogruppo di Rc Leonardo Bechericon 19 astensioni, della maggioranza più Taiti, e 6 contrari.
La relazione esposta dal sindaco ha suscitato opposte reazioni: «Siamo chiamati ad esprimerci su un documento importante per l'azione di rilancio della città - ha detto il capogruppo della Margherita Luca Roti - Un aggiornamento che è frutto del dialogo e del confronto con il sindaco come attore principale. Gli obiettivi vengono rifocalizzati e riordinati per priorità: emergono con forza l'esigenza di un nuovo piano strutturale commisurato alle esigenze attuali, le soluzioni per il governo dell'immigrazione, per cui Prato non può agire da sola ma in sinergia con lo Stato, e il nodo dei rifiuti, su cui la Regione deve smettere di rimandare una decisione». Centrali anche per il capogruppo dell'Italia dei valori Aurelio Donzella la questione dei rifiuti, 'in cui la raccolta differenziata non è contrapposta al termovalorizzatore', e dell'immigrazione, per cui 'va rifiutata l'accoppiata con la mancanza di sicurezza in città e va promosso il rispetto della legalità da parte di tutti, senza falsi pietismi'. La tutela del territorio e il riuso delle aree edificate sono stati il cuore dell'intervento di Tommaso Rindi dei Verdi: «La gestione dello sviluppo va coniugata con l'ecosostenibilità, perchè la qualità dell'ambiente deve essere la chiave del rapporto con il territorio». Molto critico invece il capogruppo di FI Borchi: «Perchè questa città, la seconda della Toscana e il primo polo industriale del centro Italia, non trova ascolto, nonostante ora a tutti i livelli si parli la stessa lingua? La città è al palo, ad un punto di rottura economica e sociale, mentre dalla Regione e da Roma non veniamo ascoltati e mentre si continua a bearsi di dire che si ragiona in termini metropolitani». Massimo Taiti ha annunciato il suo voto favorevole per l'inserimento della cultura dello sport nell'aggiornamento del programma: «E' stata colmata una lacuna esistente nel piano strategico: affiancare la cultura dello sport alla cultura in senso lato è importante, ma è pur sempre un punto di partenza e non di arrivo, perchè la situazione a Prato va rimodernata». La lotta al lavoro precario, il sostegno delle mamme lavoratrici, un urbanistica più razionale e attenta al territorio e il sostegno a politiche sociali e per la casa sono stati il cardine dell'intervento di Moreno Zazzeri dei Comunisti italiani.
Il capogruppo di Rifondazione comunista Becheri in fase di dibattito ha dichiarato di condividere molti punti espressi nel documento del sindaco 'pur con le dovute differenze, che manteniamo', mentre in fase di dichiarazione di voto ha annunciato il proprio no per 'la mancanza di chiarezza della maggioranza, che giudica positivo il documento di Rc, ma poi si astiene e non lo approva: «Non voglio calcare la mano e spero che il confronto riprenda presto, ma se anche il segretario provinciale Ds giudica positivo il nostro ordine del giorno non capisco perchè poi si cambino le carte in tavola, nonostante le questioni più spinose, come il termovalorizzatore, non siano menzionate. Evidentemente non basta». Contro l'annunciata astensione del centrosinistra si è espresso più aspramente il capogruppo di Sinistra per Prato viva Mauro Vannoni: «Il documento è stato apprezzato dal sindaco e dal segretario Del Vecchio, quindi non si capisce perchè questo non si traduca in fatti e non si possa avere più di un'astensione. E' un fatto grave, perchè così si affossa l'Unione invece di iniziare un percorso. Non si vuole fare un passo avanti verso un documento che io stesso fatico a votare perchè non si fa parola di tante questioni». Infatti Vannoni non ha partecipato al voto, così come Paolo Fattori di Rc: «Quella di Rc era già una buona mediazione, visto l'impegno da noi profuso su certi argomenti».
Il capogruppo di An Gianni Cenni ha bocciato entrambi i documenti: «Oggi abbiamo assistito a prove di allargamento della maggioranza, più che ad un dibattito. La relazione di aggiornamento del sindaco è generica e contradditoria in più punti, mentre l'ordine del giorno di Rc tenta di spostare a sinistra l'asse della maggioranza senza riuscirci».
L'ultimo intervento è stato della capogruppo Ds Gerardina Cardillo: «La giunta ha avuto il coraggio di aggiornare in corso d'opera il programma per ricalibrarlo sulle esigenze di una città in continua evoluzione, che non è la stessa di due anni e mezzo fa, pur rimanendo coerente con gli obiettivi prefissati. Su questi punti fondamentali dell'azione amministrativa mi auguro si possa vedere un allargamento qualitativo e quantitativo della maggioranza, coscienti che certi temi possano essere affrontati meglio con il contributo di più parti». Sul documento di Rc la capogruppo ha spiegato che il confronto non viene interrotto e che dall'astensione parte il cammino per la formazione dell'Unione, che avrà bisogno di più occasioni di approfondimento: «Riteniamo positivo il documento di Rc, ma abbiamo bisogno di occasioni di confronto, che non mancheranno con la discussione del bilancio e della revisione del Piano strutturale. Sbaglia chi crede che vogliamo interrompere questo dialogo».
cb
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