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Comune di Prato

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23/10/2006 13:16
Immigrazione Consegnato stamani il documento per una nuova legislazione

Immigrazione: le richieste della giunta all'on. Lucidi

Presentata la fotogafia del 'caso Prato' con i numeri sul fenomeno migratorio
Quattro cartelle per chiedere modifiche alla legislazione vigente, con proposte e ipotesi che derivano dall'esperienza diretta compiuta sul campo nella città tessile: è stato consegnato stamani alla sottosegretaria al ministero dell'Interno con delega ai problemi dell'immigrazione Marcella Lucidi il documento, predisposto e approvato dalla giunta. Tre soprattutto le richieste formulate dall'esecutivo municipale: il passaggio di competenze in materia di rinnovo dei permessi di soggiorno dalle Questure ai Comuni, con l'amministrazione pratese che, come recita il documento, «si candida ad assolvere il compito di Comune sperimentatore»; il superamento della normativa flussi, la cui «programmazione deve essere fortemente in linea con le esigenze del mercato del lavoro locale» rivalutando la funzione dei Centri per l'impiego, per evitare come avviene ora la «concentrazione in aree a forte densità migratoria»; l'introduzione di sanzioni più severe per chi utilizza manodopera irregolare fino «alla revoca del permesso di soggiorno» se il titolare dell'azienda è extracomunitario, e l'inasprimento delle pene per chi commette gravi reati fino a misure «per facilitare l'espulsione», anche tramite norme che rendano più agevole l'identificazione personale. Alla sottosegretaria è stata presentata la fotografia del 'caso Prato'con i numeri del fenomeno migratorio: negli anni la città conferma sempre più la sua connotazione multietnica e secondo i dati del Centro servizi e ricerche e sull'immigrazione del Comune alla fine del 2005 l'anagrafe ha registrato 19.788 residenti stranieri, pari al 10,76% della popolazione con un tasso d'incremento pari al 21%. Il numero effettivo è però ampiamente superiore perchè molti sono regolarmente soggiornanti ma non residenti nel Comune di Prato. In base alle ultime stime fatte dall'assessorato alla Multietnicità ormai infatti si parla di oltre 30.000 immigrati, ovvero quasi il 20% della polazione totale, di cui 22.000 residenti. Calcolando una quota fisiologica di clandestini si arriva a quota 35.000. Il dato viene confermato nelle scuole, in cui per l'anno 2006/2007 ci sono 3.405 alunni stranieri (12,99% in media con punte del 17% alle medie) su un totale di 26.214 studenti di ogni ordine e grado, dalle scuole dell'infanzia alle superiori. Su un totale di 120 scuole gli immigrati sono presenti in 69 e il tasso d'incremento rispetto all'anno scolastico 2005/2006 è del 17,16%. Continua a crescere anche l'imprenditoria straniera, con circa 3000 imprese straniere e 20 mila occupati nei vari comparti dell'economia locale. Già nel 2004 quasi un terzo delle aziende iscritte alla Camera di commercio sono straniere, ma con percentuali molto più elevate in alcuni settori come le confezioni (93%), le costruzioni (42%) e i trasporti (63%). La filosofia della riforma legislativa chiesta in materia di immigrazione si basa sul binomio «diritti e doveri». Sul piano dei diritti Prato chiede l'introduzione del “diritto di voto amministrativo” per gli immigrati subordinandolo, ai fini di una reale capacità d'esercizio, alla «conoscenza linguistica e delle più elementari norme che regolano la vita civile del Paese»; maggiori strumenti e risorse agli Enti locali espresamente dedicate per la scuola, i servizi sociali, la salute, i sevizi di accoglienza, la formazione anche lavorativa e imprenditoriale, i percorsi di alfabetizzazione linguistica e di mediazione culturale; interventi e misure per garantire il diritto allo studio ai bambini e ai giovani migranti, anche attraverso deroghe specifiche, per realtà come quella pratese, all'ordinamento degli organici scolastici, da conseguire con l'eliminazione dei limiti temporali nella formazione degli organici e con la previsione di centri per l'insegnamento intensivo della lingua italiana. Il documento chiede pure che sia reintrodotta nella legislazione la figura del garante per l'ingresso e la ricerca dell'occupazione. Inoltre si avanza l'ipotesi, per tutti coloro che sono vittime della tratta di esseri umani, e contro lo sfruttamento lavorativo, che sia inserita nella legislazione la categoria del “permesso umanitario” per i familiari che nel paese d'origine rischiano di essere vittime della malavita. Sul piano dei doveri oltre a rinvii specifici a regolamenti e leggi regionali e locali per quanto concerne il commercio, l'edilizia residenziale, l'istruzione e l'assistenza sociale, la giunta rinnova la richiesta di norme e adempimenti maggiormente responsabili per chi concede in affitto unità o porzioni immobiliari, onde evitare il sovraffollamento abitativo, nonchè misure per contrastare l'evasione fiscale, ribadendo a tal proposito il criterio dell'idoneità alloggiativa.

cb

1132/06

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