23/10/2006 16:14
Immigrazione
I risultati della visita di oggi della sottosegretaria Lucidi
Immigrazione, gli impegni del Governo
Presto un confronto al Ministero sulle varie sfaccettature del problema immigrazione, dal lavoro, allo sfruttamento la casa e i servizi.
«Per i problemi dell'immigrazione a Prato non si può dare una risposta solo in termini di sicurezza: ci confronteremo riunendo le varie competenze in gioco per dare una risposta più adeguata e mirata, dalle questioni che riguardano il lavoro, la concorrenza, lo sfruttamento, all'emergenza abitativa e i problemi sociali». E' questo uno degli impegni presi stamani dalla sottosegretaria con delega ai problemi dell'immigrazione Marcella Lucidi, in visita stamani nel capoluogo tessile, per rispondere alle articolate richieste e proposte contenute nel documento che oggi il sindaco Marco Romagnoli ha consegnato all'onorevole. Come ha spiegato il primo cittadino durante l'incontro con le istituzioni nel Salone consiliare, a cui hanno partecipato la sottosegretaria alla Funzione pubblica Beatrice Magnolfi, il presidente del Consiglio Daniele Mannocci, il prefetto Eleonora Maffei, il questore Dentici, le categorie economiche, i sindacati, le forze dell'ordine e la diocesi, la richiesta di Prato è maggior sostegno per una situazione che non può risolvere da sola: «Più che della quantità di forza in campo e oltre al potenziamento degli organici di Guardia di Finanza e Polizia - ha detto Romagnoli - la città ha bisogno anche di un controllo qualitativamente migliore e più diffuso, che abbracci anche gli ambiti fiscali e contributivi. Da questo punto di vista diventa sempre più necessaria l'istituzione a Prato dell'Ufficio provinciale della Banca d'Italia per controlare lo spostamento di grandi capitali e i movimenti di denaro che indicano un'infiltrazione criminale». Va in questa direzione l'obiettivo del Governo di trasferire dalle Questure ai Comuni la competenza in materia di immigrazione e permessi di soggiorno, da tempo sollecitata da Prato, per cui si sta predisponendo un progetto con Anci: «Si tratta di un obiettivo - ha spiegato la sottosegretaria - che ci permetterebbe di liberare preziose risorse umane nella Polizia che potrebbero essere utilizzate per altre funzioni. Bisogna anche dire che la Finanziaria a differenza degli anni passati, in cui si pensava solo alla parte repressiva, per l'integrazione stanzierà 50 milioni di euro all'anno per tre anni attraverso progetti per l'immigrazione che saranno gestiti dal Ministero della solidarietà sociale: è un indicatore importante del cambiamento strategico di questo Governo». Sul fronte anti-sfruttamento di manodopera clandestina e sui diritti dei lavoratori negati l'onorevole ha invece annunciato l'elaborazione di una normativa che colpisce il 'caporalato' in ogni sua forma con strumenti cogenti e deterrenti come il sequestro preventivo di merci e macchinari per i titolari di imprese che si avvalgono dello sfruttamento. «Sottoporrò all'attenzione del ministro Giuliano Amato le questioni sollevate nel promemoria della giunta pratese - ha aggiunto l'onorevole - inviandolo anche agli altri Ministeri competenti per le altre questioni. Dalla visita di oggi Prato mi sembra un grande laboratorio dove emerge il grande impegno di tutte le parti per attuare buone pratiche che facilitano la multiculturalità e l'integrazione». «Mi sembra un risultato importante - ha aggiunto la segretaria Magnolfi al termine dell'incontro - che le peculiarità della città e le risposte che ha dato finora vengano affrontate in modo organico dal Ministero». Tre soprattutto le richieste formulate dall'esecutivo municipale: il passaggio di competenze in materia di rinnovo dei permessi di soggiorno dalle Questure ai Comuni, con l'amministrazione pratese che, come recita il documento, «si candida ad assolvere il compito di Comune sperimentatore»; il superamento della normativa flussi, la cui «programmazione deve essere fortemente in linea con le esigenze del mercato del lavoro locale» rivalutando la funzione dei Centri per l'impiego, per evitare come avviene ora la «concentrazione in aree a forte densità migratoria»; l'introduzione di sanzioni più severe per chi utilizza manodopera irregolare fino «alla revoca del permesso di soggiorno» se il titolare dell'azienda è extracomunitario, e l'inasprimento delle pene per chi commette gravi reati fino a misure «per facilitare l'espulsione», anche tramite norme che rendano più agevole l'identificazione personale.
Nel 'caso Prato' i numeri del fenomeno migratorio parlano chiaro: negli anni la città conferma sempre più la sua connotazione multietnica e secondo i dati del Centro servizi e ricerche e sull'immigrazione del Comune alla fine del 2005 l'anagrafe ha registrato 19.788 residenti stranieri, pari al 10,76% della popolazione con un tasso d'incremento pari al 21%. Il numero effettivo è però ampiamente superiore perchè molti sono regolarmente soggiornanti ma non residenti nel Comune di Prato. In base alle ultime stime fatte dall'assessorato alla Multietnicità ormai infatti si parla di oltre 30.000 immigrati, ovvero quasi il 20% della polazione totale, di cui 20.000 cinesi e 22.000 residenti. Calcolando una quota fisiologica di clandestini si arriva a quota 35.000. Il dato viene confermato nelle scuole, in cui per l'anno 2006/2007 ci sono 3.405 alunni stranieri (12,99% in media con punte del 17% alle medie) su un totale di 26.214 studenti di ogni ordine e grado, dalle scuole dell'infanzia alle superiori. Su un totale di 120 scuole gli immigrati sono presenti in 69 e il tasso d'incremento rispetto all'anno scolastico 2005/2006 è del 17,16%. Continua a crescere anche l'imprenditoria straniera, con circa 3000 imprese straniere e 20 mila occupati nei vari comparti dell'economia locale. Già nel 2004 quasi un terzo delle aziende iscritte alla Camera di commercio sono straniere, ma con percentuali molto più elevate in alcuni settori come le confezioni (93%), le costruzioni (42%) e i trasporti (63%).
La filosofia della riforma legislativa chiesta in materia di immigrazione si basa sul binomio «diritti e doveri».
GLI INCONTRI DELLA MATTINA
La visita dell'on. Lucidi è iniziata questa mattina in Prefettura, dove è avvenuto l'incontro con il prefetto, Eleonora Maffei, il sindaco Marco Romagnoli e la sottosegretaria alla Funzione pubblica, Beatrice Magnolfi. L'appuntamento successivo, come da programmma, è avvenuto presso la scuola Filzi di via Convenevole, dove si riscontra la più alta percentuale di studenti extracomunitari di tutta Prato: nelle cinque sezioni di scuola elementare la percentuale degli alunni stranieri è per la prima classe del 90%, per la seconda del 100%. Percentuali ridotte, ma sempre elevate nella dodici classi delle medie: in prima media gli alunni stranieri sono il 47%, nelle classi successive la percentuale varia fra il 30 e il 40%. L'on. Lucidi si è soffermata in particolate in una sezione delle medie, la terza C, la più multientica della scuola con ben 7 etnie diverse. Subito dopo, come previsto dal programma, è avvenuta la visita al reparto maternità dell'ospedale di Prato - che l'on. Lucidi ha effettuato insieme al direttore generale dell'Asl 4, Bruno Cravedi - dove quest'anno (fino al 19 ottobre) su un totale di 100 nascite, quelle di nazionalità italiana sono pari al 59,4 per cento. 'Ho avuto un'impressione totalmente positiva da queste due visite - ha commentato la sottosegretaria -; in entrambi i casi, sia nella scuola, che nell'ospedale, è evidente il grande impegno degli operatori per realizzare una forte integrazione'. 'L'azione concreta di costruzione di una nuova cultura di convivenza, la messa in pratica del multuclturalismo - ha aggiunto l'onorevole - per Prato è già una realtà che viene affrontata tutti i giorni. Adesso c'è bisogno di capire cosa occorre fare per supportare la città in questo sforzo.'
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