13/11/2006 15:18
Comune
Firmato il protocollo per studiare la holding regionale
'E' necessario misurarsi con possibili nuovi scenari'
Romagnoli coordinerà i sindaci dei Comuni capoluogo. Advsor selezionati dal coordinamento delle aziende
Il sindaco di Prato Marco Romagnoli presiederà il coordinamento dei sindaci dei Comuni toscani capoluogo che, stamattina a Firenze, hanno sottoscritto,“con le modifiche richieste da Prato”, il protocollo per avviare uno studio di fattibilità per la realizzazione di una holding regionale dei servizi pubblici locali.
Sarà il comitato di coordinamento delle aziende dei servizi pubblici, coi loro presidenti o delegati dai Comuni, che affiancherà Cispel e selezionerà una serie di advisor che avranno il compito di definire come arrivare alla holding.
Soddisfatto il sindaco di Prato e non solo per le modifiche, richieste e apportate al protocollo, ma anche per il coordinamento dei sindaci “che presiederà a tutte le operazioni di studio e di approfondimento”.
I nodi da sciogliere, come specifica ancora Romagnoli in una sua dichiarazione, non sono di poco conto. “Esiste una oggettiva complessità. Intanto perché si tratta di tre settori, rifiuti, gas ed acqua, che in prospettiva potrebbero avere una diversa regolamentazione nazionale”, In secondo luogo perché “è complesso il quadro del territorio, con aziende a completo capitale pubblico e aziende che invece sono partecipate a vario titolo da differenti soggetti privati”. In terzo luogo perché “c’è il valore economico e industriale delle singole aziende e come questo verrà valorizzato e preservato e come le aziende parteciperanno al processo di aggregazione regionale dei servizi pubblici locali”.
Il sindaco Romagnoli specifica altresì “che gli adivsor selezionati dovranno sciogliere tutti questi nodi. A quel punto l’eventuale proposta sarà portata nei Consigli comunali, che sono i soli e unici deputati a decidere”.
Conclude il sindaco di Prato: “Quello compiuto può essere il primo passo per il superamento di una dimensione provinciale delle aziende e per la realizzazione di una società regionale dei sevizi pubblici. L’aggregazione deriva dal fatto che, in prospettiva, anche questi servizi saranno liberalizzati e che le aziende pubbliche dovranno affrontare una concorrenza sempre più agguerrita”.
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