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Comune di Prato

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17/11/2006 15:19
Consiglio Comunale Approvato con 26 voti favorevoli e 3 astenuti (FI e An)

Allegato k: sì all'eco-sostenibilità e alla qualità nell'edilizia

Entrerà in vigore tra sei mesi con un preciso sistema di incentivi, disincentivi e soglie minime da raggiungere. A dicembre il 1° seminario
Un nuovo modo di di progettare e costruire, ma soprattutto un cambiamento culturale improntato alla qualità ambientale ed abitativa, al risparmio energetico, il contenimento dei rifiuti solidi urbani e delle emissioni inquinanti in atmosfera: è questa l'essenza dell'Allegato k al Regolamento urbanistico del Comune, che nella seduta di ieri del Consiglio comunale ha terminato la sua lunga gestazione a cui hanno partecipato anche gli Ordini professionali e le Circoscrizioni, riscuotendo l'approvazione di tutto il centrosinistra più Rifondazione comunista, Sinistra per Prato viva e Massimo Taiti (26 voti), 3 astenuti (FI e An) e nessun contrario. All'unanimità il Consiglio ha portato da 90 a 180 giorni il periodo di vacatio prima dell'entrata in vigore del nuovo testo normativo in modo da permettere a costruttori, addetti ai lavori e professionisti di conoscere tutte le novità introdotte. In quest'arco di tempo i Servizi Ambiente ed Urbanistica metteranno in campo un'azione di informazione e disporranno l'ufficio che seguirà le pratiche edilizie e l'assegnazione del punteggio che farà scattare gli incentivi o i disincentivi. Tra sei mesi quindi i 13 articoli dell'Allegato k diventeranno una parte integrante a tutti gli effetti del Regolamento edilizio: le disposizioni si applicano a tutte le nuove costruzioni, e tutti gli interventi edilizi ed urbanistici di ristrutturazione. La novità principale è che l'Allegato k stabilisce una soglia minima obbligatoria per la sostenibilità edilizia e ambientale pari a un punteggio di 0,40 che deve essere comunque raggiunto in tutti gli interventi perchè possano essere realizzati. La conseguenza è che in linea generale a Prato si costruirà meglio e con un occhio più attento all'ambiente, al risparmio energetico e alla qualità dell'abitare. Vi è poi la soglia comunale di riferimento dello 0,80, al di sotto della quale il Comune applicherà il disincentivo con un incremento della spesa degli oneri di urbanizzazione pari al 15%. Ecco nel dettaglio le nuove disposizioni. Contestualmente alla domanda di Dia o di permesso di costruire i richiedenti dovranno presentare il dossier sul progetto con gli elementi utili per la definizione del punteggio e le schede tecniche compilate sulle cinque aree di valutazione, con una scala di valori va -2 a +5, da fortemente inferiori allo standard, accettabili, di miglioramento, di incremento fino a considerevolmente avanzati rispetto alla pratica corrente : qualità ambientale esterna, risparmio di risorse, riduzione dei carichi ambientali, qualità dell'ambiente interno e qualità della gestione. L'obiettivo unico è tradursi in un aumento della qualità della vita attraverso la salvaguardia dell'ambiente, la salubrità e il comfort abitativo, l'uso razionale delle risorse primarie come acqua e suolo e l'uso di fonti energetiche rinnovabili. Basandosi sulla falsa riga delle Linee guida approvate dalla Regione Toscana nella legge 1 del 2005 per la valutazione della qualità energetica ed ambientale degli edifici, ognuna delle cinque aree di valutazione sarà suddivisa in indici con punteggi e pesi diversi che determineranno una scala di prestazione quantitativa e qualitativa. Ad esempio sono indici della qualità ambientale esterna il comfort visivo, l'integrazione con il contesto urbano, l'inquinamento elettromagnetico a bassa frequenza, acustico, del suolo e delle acque. Per il risparmio delle risorse vengono valutati l'uso di sistemi solari passivi, la riduzione del consumo di acqua potabile e la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e non rinnovabili. Gli incentivi sono di due tipi: economico ed urbanistico. Il primo scatta con il raggiungimento del punteggio pari a 1,25 e consiste nella riduzione del 20% degli oneri di urbanizzazione secondaria, mentre il secondo viene riconosciuto ai progetti con un punteggio superiore a 2,5 complessivamente e una scala di prestazione pari a 3 per le schede tecniche che rigurdano la produzione di acqua calda, la gestione delle acque meteoriche e il contenimento di emissioni inquinanti, oltre all'accessibilità di tutti gli spazi condominiali. Vi sono due scaglioni: una maggiorazione volumetrica o di superficie del 3% per i punteggi da 2,5 a 3,5 e del 5% per i punteggi superiori a questa soglia. Da notare che per un'ulteriore salvaguardia dell'ambiente e della qualità della vita l'elaborato dimezza l'incentivo previsto invece dalle Linee guida regionali, che permettono invece aumenti di superficie da costruire del 10%. La delibera è stata illustrata ieri al Consiglio dagli assessori Stefano Ciuoffo all'Urbanistica e Camilla Curcio all'Ambiente: «Qualità architettonica non significa solo fare un buon progetto - ha detto Ciuoffo - L'obiettivo che intendiamo raggiungere con le norme dell'Allegato k è la sostenibilità e il miglioramento della qualità dell'abitare nei processi edilizi, che coincide anche con gli obiettivi della nuova pianificazione della città di cui abbiamo parlato in riferimento alla revisione del Piano strutturale». «E' uno strumento che applica il risparmio energetico e l'efficienza delle soluzioni progettuali adottate al costruire - ha aggiunto l'assessore Curcio, - stabilendo un nuovo rapporto tra architertura, ambiente e clima, viste anche le sfide importanti che abbiamo di fronte sul versante energetico edella qualità dell'aria. L'obiettivo è far sì che le scelte di sostenibilità diventino parte integrante della progettazione. Nella fase di sperimentazione che seguirà l'entrata in vigore ci aspetta il compito complesso della formazione-informazione per i professionisti e addetti ai lavori». A questo proposito infatti già l'11 dicembre nel Salone consiliare è fissato il primo seminario sull'Allegato k per tutte le categorie interessate. Tutti i gruppi consiliari si sono espressi favorevolmente sul cambiamento culturale che il regolamento porterà, 'soprattutto nella committenza privata che dovrà garantire una soglia minima di qualità-sostenibilità'. La Casa delle libertà si è astenuta in attesa di una maggiore specificazione delle modalità di applicazione delle norme, che 'devono essere semplificate e facilitare gli operatori in modo da non vanificare gli incentivi con procedure farraginose'.

cb

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