17/11/2006 16:08
Consiglio Comunale
21 voti favorevoli e 3 astenuti (FI e An)
Approvata la mozione in difesa del Pin
Chiede l'eliminazione dei commi 2 e 3 dell'art. 71 del disegno di legge Finanziaria sul divieto di decentramento universitario
E' stata approvata ieri in Consiglio comunale con 21 voti favorevoli e 3 astenuti (FI e il Ds Roberto Dabizzi) la mozione in difesa del Polo universitario pratese presentata dalle Commissioni consiliari del Comune Politiche formative, Economia ed infrastrutture e Programmazione ed organizzazione, guidate da Luciano Bartolotti, Luca Roti e Massimo Bartoloni. L'atto chiede la revisione dell'art. 71 del disegno di Legge finanziaria 2007, che impedisce il decentramento universitario sancendo il 'divieto temporaneo di istituire nuove facoltà e corsi di studio in sedi didattiche diverse da quelle in cui l'ateneo ha la sede legale ed amministrativa'. Pertanto per salvaguardare l'esperienza e l'attività svolta dal Pin pratese, la mozione chiede l'eliminazione o l'emendamento dei commi 2 e 3 dell'articolo: «Anche se viene mantenuto il comma 1, che sancisce il divieto di dar vita a nuovi corsi di laurea nel triennio 2007-2009, - ha spiegato l'assessore all'Università Fabio Giovagnoli - possiamo però mantenere e sviluppare le attività già avviate potenziando l'attuale struttura». La proposta formulata nella mozione, che si aggiunge all'azione politica svolta dai tre parlamentari pratesi Beatrice Magnolfi e Andrea Lulli dei Ds e Antonello Giacomelli della Margherita e dai vertici della Regione Toscana per porre all'attenzione del Governo l'importanza del decentramento universitario e della realtà pratese, è di emendare l'art. 71 aggiungendo al 4° comma che «sono escluse dal divieto le sedi didattiche in cui l'Università abbia almeno da un quinquennio costituito con Enti locali o con altri Enti pubblici e privati consorzi dedicati a congiungere il decentramento delle attività didattiche allo svolgimento di attività di ricerca e di formazione, funzionali al trasferimento sul territorio di tecnologie, conoscenze e capacità operative per le esigenze delle Pubbliche amministrazioni e delle imprese». Anche i gruppi di FI e An avevano presentato una mozione sullo stesso argomento, che è stata però ritirata per essere modificata e ripresentata per la discussione nel prossimo Consiglio comunale.
Il Pin è nato a Prato nel 1992 dall'accordo consortile tra l'Università di Firenze, il Comune e la Provincia di Prato, la Camera di commercio, il Consiag, la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, l'Unione industriale pratese, l'Unione industriale partese servizi, la Provincia di Pistoia e le associazioni di categoria. Ha trovato una risposta positiva nel sistema produttivo locale portando alla rapida diffusione di figure professionali tecniche e dirigenzali qualificate, che rispondono alle esigenze concrete di carattere economico e sociale. Conta attualmente quasi 2000 studenti iscritti ai vari corsi, con il 19% in più rispetto al 2005.
cb
1246/06
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