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Comune di Prato

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30/11/2006 17:42
Economia Riunione a Prato dei Comuni interessati all'operazione

Holding servizi, prime decisione dei sindaci

Sarà attivata una consulenza legale per definire il contesto normativo
Primo atto, dopo la firma a metà novembre del protocollo fra i Comuni toscani capoluogo, per avviare lo studio di fattibilità per una holding regionale dei servizi pubblici locali. A compierlo sono stati sindaci e assessori dei Comuni interessati in una riunione convocata dal sindaco di Prato Marco Romagnoli, nella sua veste di coordinatore dei sindaci, svoltasi stamani in Palazzo comunale. I rappresentanti dei Comuni toscani coinvolti nel progetto holding hanno discusso sulle modalità per dare seguito al protocollo sottoscritto lo scorso lunedì 13 novembre. Il primo atto deciso dalla conferenza dei sindaci o delegati dei Comuni che siglarono l'intesa è stato quello di attivare una consulenza legale, che abbia il compito di chiarire il quadro normativo e amministrativo entro cui verrebbe a collocarsi la nuova società e quindi, verificare anche dal punto di vista legale, le possibilità di realizzazione di un'azienda regionale dei servizi pubblici. La conferenza dei sindaci ha anche stabilito che gli advisor, che dovranno poi essere scelti dalle aziende dei servizi pubblici locali insieme a Cispel, dovranno essere selezionati tenendo presente la necessità di verificare sia gli aspetti economico-finanziari che quelli economico-aziendali. In altre parole gli advisor selezionati dovranno verificare la fattibilità della holding per quanto concerne il tipo di aggregazione aziendale che potrebbe nascere, nonchè fornire il quadro finanziario che l'operazione innescherebbe. Fin qui la riunione odierna nel Palazzo comunale di Prato. Laconico il commento del sindaco di Prato: «Si è trattato di una riunione di lavoro. Dopo la firma del protocollo occorreva stabilire come procedere. E questo è stato l'oggetto dell'incontro svoltosi a Prato. Come è noto la questione ha un'oggettiva complessità, anche perchè riguarda tre settori, rifiuti, gas ed acqua, che potrebbero avere una diversa regolamentazione nazionale». Senza contare che è anche diversificato il quadro territoriale, con aziende a completo capitale pubblico e aziende che invece sono partecipate, a vario titolo, da soggetti privati. La consulenza legale e gli advisor che saranno selezionati dovranno dare risposte a questi nodi, non ultima la definizione del valore economico e industriale delle singole aziende di servizi pubblici locali e come parteciperanno al processo di aggregazione regionale.
1306/06

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