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Comune di Prato

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07/12/2006 16:24
Università Presentata in Comune la scuola di dottorato internazionale

Il Centro studi sul classicismo apre l'attività a Prato

Cinque incontri sono dedicati alla storia di Prato, altri tredici al classicismo internazionale, con rilevanza e richiamo europei
Con il seminario su Niccolò Machiavelli e la tradizione umanistica nella sala matrimoni del Palazzo comunale è stata inaugurata stamani l'attività del Centro di studi sul classicismo a Prato, che ha aperto la sua nuova sede nella sala del Granaio del Conservatorio S.Niccolò nell'omonima piazza. Si tratta di un'istituzione di carattere europeo che proietta Prato sulla scena culturale internazionale. La libera cattedra pratese di civiltà dell’Umanesimo e del Rinascimento e la scuola di dottorato internazionale dell’Umanesimo e del Rinascimento sono nate dalla collaborazione tra il Comune di Prato, la Provincia, il Ministero per i Beni e le Attività culturali, l’Università degli Studi di Firenze, dipartimento di Italianistica e l’Ufficio scolastico di Prato. A tenere a battesimo il corso erano presenti stamani Sandro Rogai, pro-rettore dell'Università di Firenze, il presidente del Centro studi sul classicismo Roberto Cardini, il sindaco Marco Romagnoli, gli assessori alla Cultura Paola Giugni della Provincia e Andrea Mazzoni del Comune e l’assessore comunale all’Università e Pin Fabio Giovagnoli. In cattedra c’era Gian Mario Anselmi (Università di Bologna), uno dei massimi esperti di Machiavelli. La conferenza fa parte del ciclo di 13 incontri sul classicismo, cominciato il 4 dicembre, che si estenderà fino ad aprile. Altri 5 incontri, avviati il 24 novembre e da terminare il 9 marzo, riguardano più da vicino la storia di Prato. Come ha spiegato il presidente Cardini, il Centro studi, nato nel 1993 a San Gimignano, vanta un’esperienza quindicinnale e una rete di collaborazione europea con 7 università straniere, tra cui La Sorbona di Parigi. L’obiettivo non è l’erudizione, ma aprire la città ad un nuovo fronte culturale, più europeo, per riscoprire un retroterra di storia e cultura che non apprtiene solo al passato, ma è patrimonio della contemporaneità. Anche il prologo della Costituzione europea infatti fa specifico richaimo all’Umanesimo e alla nascita dei diritti della persona come base fondante dell’essere occidentali. Indagare su quei valori è un compito che riguarda in primo luogo la Toscana e con l’apertura della scuola di dottorato anche Prato. Il sostegno economico nell’ambito delle politiche per l’Università è di 25.mila euro da parte del Comune e 14 mila da parte della Provincia.“Quella del Centro studi sul classicismo è un’attività di alto livello culturale che si inserisce in un contesto come quello del territorio provinciale per approfondire lo studio di personalità pratesi antiche e moderne ma soprattutto dell’immagine Prato - spiega l’assessore alla Cultura della Provincia, Paola Giugni – La presenza di un istituto di alto livello valorizza infatti il contesto culturale pratese e ne fa un centro di irradiazione. “E' un'opportunità per la nostra città, perchè si tratta di una delle principali istituzioni culturali italiane nel campo della formazione post-universitaria – aggiungono l’assessore all’Università del Comune di Prato Fabio Giovagnoli e alla Cultura Andrea Mazzoni - Rintracciare le radici umanistiche dell'Europa attuale fra l'altro può apportare, in termini di elaborazione culturale e intellettuale, anche un valido contributo ad individuare strade per la soluzione di nostri problemi concreti”.

cb

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