Mostra fotografica sugli “altri”

Il titolo prende spunto da una canzone di Ivano Fossati “Mio fratello che guardi il mondo” e ben si presta a definire la mostra fotografica che i ragazzi della scuola media Convenevole da Prato hanno pensato, realizzato e allestito in tempi diversi in tre luoghi della città: prima ai cantieri culturali di Officina Giovani, poi nei locali della loro stessa scuola e da oggi, sabato 20 gennaio, al Laboratorio del tempo. Il filo conduttore e tema principale della mostra, con la quale si conclude una sperimentazione didattica durata dall'inizio dell'anno scolastico al dicembre scorso, è “l'altro“”: l'iniziativa costituisce il primo evento del progetto Socrate Comenius finanziato con i fondi dell'Unione Europea che vede coinvolti quattro paesi dell'Europa: Portogallo, Repubblica Ceca, Polonia e Grecia. La mostra si articola in cinque sezioni: i volti (sono circa 30 scatti in bianco e nero nei quali i ragazzi italiani hanno fotografato i loro compagni stranieri e viceversa, oppure si sono fotografati insieme mettendo in risalto l'armonia delle rispettive diversità); le parole (sono immagini delle scritte bilingui che si possono trovare in città, delle scritte provocatorie o violente tracciate sui muri contro gli stranieri); i luoghi (con le loro fotocamere digitali i ragazzi hanno voluto evidenziare tutti i luoghi nuovi, come i kebab, che hanno trovato spazio in città); i gesti (sono rappresentativi di quanto si possa essere o non essere accoglienti); i particolari (i ragazzi hanno voluto fotografare i rispettivi occhi, bocca, orecchie, ombelichi). «Un'esperienza importante - ha dichiarato l'assessore alla Città multietnica Andrea Frattani - perchè per la prima volta si può scoprire come gli “altri”, i bambini stranieri, ci vedono e vedono e loro coetanei, così come questi ultimi vedono chi è “diverso” da loro».