“Incontriamo il cricket” per conoscere una cultura

Giocheranno a cricket, dopo averne appreso le regole e le tecniche in un corso di 10 settimane, con esperti della comunità pratese dello Sri Lanka, ragazzi e insegnanti di diversi istituti scolastici pratesi: scuola media Fermi (classi I E e G, III A e L), scuola media Lippi (classi I A, B, C, D, E, F), scuola primaria Ciliani (classi IV A e B), istituto autonomo ex IV circolo, scuola primaria Meucci (classi V A e B), scuola primaria Calvino (classe V), scuola primaria Meoni (classe V). Ma l'iniziativa “Incontriamo il cricket”, che vede protagoniste oltre alle scuole anche l'associazione Arcobaleno, con la collaborazione dell'Ufficio scolastico provinciale, è solo il primo passo del progetto “depositi & bagagli”, fortemente voluto dalla Circoscrizione Prato Nord del Comune e cofinanziato dalla Provincia. Come spiega il presidente della Circoscrizione Alberto Manzan «non ci fermeremo a questo primo appuntamento, continueremo su questa strada per creare luoghi e tempi di incontro tra culture ed esperienze diverse, presenti sul territorio». Già perchè il cricket, che viene regolarmente giocato in un apposito campo, in Galcetello (una delle sedi dell'esperimento insieme alle palestre delle scuole coinvolte), non è solo una disciplina sportiva da apprendere ma rappresenta anche un “mondo” da conoscere, il biglietto da visita di un paese, nel caso specifico lo Sri Lanka, dove è diventato sport nazionale. In fondo è questo lo spirito di “depositi & bagagli”: ridurre le distanze fra ciò che si percepisce come “diversità” e costruire luoghi di reciproca comprensione. La “prima valigia aperta”, come recita il sottotitolo del progetto, parte dallo sport, «veicolo sicuramente di integrazione» nelle parole dell'assessore provinciale Irene Gorelli, a maggior ragione se lo scopo di “Incontriamo il cricket” come specificato durante la presentazione avvenuta stamani alla scuola Fermi, è «avvicinare bambini e ragazzi anche al contesto ambientale e sociale da cui trae origine». Insomma, per dirla ancora con l'assessore provinciale Gorelli, «l'interazione interculturale passa anche dal cricket».