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Comune di Prato

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06/02/2007 15:30
Comune Il tema sollevato nel Comitato per l'ordine pubblico

Gregori: «La sicurezza non si può privatizzare»

«La legge consente che ci si rivolga alla polizia privata per la tutela di patrimoni privati, ma se si parla di sicurezza ed ordine pubblico la strada non può essere quella della privatizzazione». E' quanto sostenuto dall'assessore alla Sicurezza urbana Giuseppe Gregori, nella riunione di stamani del Comitato per l'ordine pubblico, svoltosi nella sede della Prefettura. E' stato lo stesso Gregori a sollevare la questione nel corso della riunione, in seguito a posizioni pubbliche che si sono espresse anche recentemente, constatando la sintonia dei presenti. «Sarebbe una strada istiuzionalmente sbagliata - ha proseguito Gregori - ed una scorciatoia, fra l'altro dagli esiti per niente garantiti. Non è affatto detto che la sicurezza collettiva aumenterebbe, se non avverrebbe il contrario. Nè si può privatizzare tutto, come se la privatizzazione fosse di per sè la panacea di tutti i mali. La percezione di sicurezza o di insicurezza, fra l'altro, è questione che riguarda anche altri fattori, non tutti legati a questioni di ordine pobblico. In ogni caso è lo Stato, sono le istituzioni preposte che devono garantire un bene prezioso, ed un diritto, come la sicurezza. Non ci si può illudere che esistano forme diverse di tutela. Anche perchè l'ordine pubblico, se privatizzato, non sarebbe più tale, diventerebbe una questione appunto privata, in cui la stessa nozione di sicurezza sbiadirebbe in tante nozioni particolari. A quel punto sarebbe il caos».
123/07

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