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Comune di Prato

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06/02/2007 19:01
Sindaco Firmata in Regione l'intesa di area metropolitana

Firenze e Prato mettono insieme i piani urbanistici

Le due realtà sottoscrivono un protocollo su temi dello sviluppo di «reciproco interesse»
L'espansione dell'Università di Firenze verso Prato, con la possibilità di incrementare, a Firenze e Prato, l'offerta residenziale per gli studenti; la possibilità che il secondo Macrolotto industriale possa diventare luogo di insediamento di attività produttive per l'area metrpolitana; la previsione di estendere il “parco della piana” alle Cascine di Tavola e di verificare l'ipotesi di un parco archeologico estrusco tra Gonfienti e Carmignano; il rafforzamento del sistema della mobilità, ferroviaria e stradale, con la sottolineatura della “strategicità” dell'Interporto di Gonfienti; la realizzazione di un centro polivalente per attività espositive a Prato. Sono questi i capisaldi del protocollo d'intesa fra la giunta regionale, le Province e i Comuni di Firenze e Prato, sottoscritto stamani a Firenze a Palazzo Bastogi dal presidente della Regione Claudio Martini, dai presidenti delle Province di Firenze e di Prato Matteo Renzi e Massimo Logli, dai sindaci di Firenze e Prato Leonardo Domenici e Marco Romagnoli. Le due realtà si impegnano a «perseguire indirizzi comuni» in materie «di prevalente e reciproco interesse» e a coordinare «i propri strumenti di pianificazione e programmazione su tematiche condivise», nell'ambito delle intese di area metropolitana, e in particolare gli strumenti «di pianificazione territoriale», in pratica a integrare le previsioni urbanistiche dei rispettivi Piani strutturali. «Con questa intesa – ha dichiarato il presidente Claudio Martini - si raccordano gli strumenti di pianificazione e di programmazione degli Enti locali per semplificare e velocizzare le decisioni. Un atto che fa seguito al patto tra istituzioni firmato nel novembre scorso e previsto dal Pit: tanta programmazione dal basso che ha per protagonisti Comuni e Province, in una logica di coerenza sia con le politiche territoriali sia con le strategie di sviluppo». «Questa intesa - ha detto l’assessore regionale al territorio e alle infrastrutture Riccardo Conti - risponde alla necessità di un’azione di coordinamento vera per governare aspetti quali la mobilità, le politiche ambientali, l’integrazione fieristica. Sancisce nuovi strumenti capaci di gestire il processo che sta per avvenire in due grandi città come Firenze e Prato, alla vigilia di una stagione di grandi trasformazioni che daranno il tono al prossimo secolo. Basti pensare che a Prato ci sono un milione e mezzo di metri cubi di aree dismesse da riconvertire, a Firenze tutti i contenitori storici rimasti vuoti delle funzioni trasferite altrove. E’ evidente che fenomeni del genere devono prendere le mosse da una nuova idea di centralità urbana. La “città delle città” rappresenta il passaggio dal localismo ad una rete di “eccellenze” che si proietti in modo sinergico e competitivo nello scenario europeo, in cui la qualità toscana che finora ha prodotto molta rendita, produca anche molto reddito». «La firma di oggi – ha sottolineato il presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi - è un importante atto di cooperazione e collaborazione istituzionale intorno alla pianificazione urbanistica. La condivisione degli obiettivi di strategia territoriale consente di aprire notevoli prospettive nell’ambito del Piano di indirizzo territoriale e nello stesso tempo affrontare passaggi delicati, come quello sulle questioni del paesaggio, sul quale molto importante è il ruolo delle Province». «Si è aperto uno spazio decisivo per lo sviluppo avanzato e sinergico dell’area centrale della Toscana», ha detto il presidente della Provincia di Prato Massimo Logli. «In questo scenario le Province potranno giocare al meglio il loro ruolo di coordinamento delle dinamiche di crescita. Dopo la condivisione delle strategie per la gestione dello smaltimento dei rifiuti il patto stretto stamani sulle strategie territoriali costituisce l’ulteriore evoluzione di una nuova linea di governo, moderna e necessaria a garantire l’ulteriore crescita di una delle aree più dinamiche dell’intero Paese». «Questo accordo - ha commentato l’assessore all’urbanistica del Comune di Firenze Gianni Biagi - apre la strada a una collaborazione operativa tra i comuni e le province di Firenze e Prato e la Regione. Una collaborazione che presto si tradurrà presto in atti concreti in settori fondamentali tra cui la mobilità, l’attività espositiva, l’università». «L'area metropolitana – ha dichiarato il sindaco di Prato Marco Romagnoli - adesso inizia a prendere forma concreta. Con l'atto sottoscritto stamani, Firenze e Prato decidono su alcuni specifici punti di governare insieme il loro sviluppo. Si realizza un'integrazione effettiva fra sistemi territoriali contigui in una porzione di regione dove si concentrano la maggior parte della popolazione e delle attività. E' il riconoscimento che certe questioni non possno essere affrontare e risolte solo nell'ambito dei propri rispettivi confini. Un salto di qualità, anche nelle assunzioni di responsabilità e una nuova consapevolezza da parte del tessuto economico e sociale di area metropolitano e delle organizzazioni che lo rappresentano». I punti dell'intesa. Ambiente - E' condivisa l'opzione di estendere il “parco della piana” alle Cascine di Tavola e di verificare «l'ipotesi di costituzione di un parco archeologico della civiltà etrusca fra Gonfienti e Carmignano». Mobilità - Oltre a quanto previsto nel protocollo d'intesa sull'area metropolitana, firmato nel novembre scorso, fra la Regione, i Comuni capoluoghi dell'area Firenze/Prato/Pistoia, il circondario Empolese Valdelsa, con esplicito riferimento alla terza corsia sull'A11 e «al potenziamento e messa in sicurezza della Declassata» a Prato, si definisce la “strategicità” dell'Interporto di Gonfienti, da ottenere tramite un collegamento su rotaia con l'attuale Direttissima Firenze/Bologna, destinata sia al trasporto di persone che di merci all'interno dell'area metropolitana, in modo da collegare il nodo intermodale bolognese con quello toscano. Per Gonfienti si ipotizza inoltre la realizzazione di “transit point” per la distribuzione dei rifornimenti alle aree urbane centrali. Per quanto riguarda il rafforzamento della linea ferroviaria Firenze e Prato, è ritenuta strategica una nuova fermata “Circondaria” per mantenere la priorità d'accesso dei due sistemi urbani alla liea Tav, mentre si ipotizza («meritevole di approfondimento» si dice nel protocollo) il prolungamento della linea Gondilagi-Osmannoro-Campi fino al secondo Macrolotto di Prato, da riconnettere poi con la Prato-Pistoia. Confermate le soluzioni per il sottoattraversamento di Firenze dell'Alta velocità, per la terza corsia sulla A1 fra Firenze Sud e Firenze Nord e per la bretella Prato-Signa, insieme al potenziamento della linea ferroviaria Firenze-Lucca. Università - Il protocollo parla esplicitamente di «reciproco interesse» di Firenze e Prato per lo «sviluppo di sedi di istruzione universitaria a Prato», accanto all'opportunità «di implementare, in entrambe le realtà urbane, l'offerta residenziale studentesca». Attività produttive - Viene considerata, nel testo, «positivamente l'offerta di insediamento di attività produttive rappresentata dal Macrolotto pratese, anche al fine di una riallocazione pregiata e coerente per le industrie e le attività produttive dell'area metropolitana». Funzioni espositive - «Si ritiene necessaria - recita l'intesa - la realizzazione di un centro polivalente per attività espositive a Prato, come articolazione del polo metropolitano di Firenze Fiere, per aumentarne la potenzialità e la capacità di offerta». L'area ex Banci, per una dimensione minima del centro espositivo di 40 mila mq, diviene quindi parte integrande delle previsioni del sistema fieristico regionale. Piani struttrali - L'ultimo punto è dedicato ai piani urbanistici, con Firenze e Prato che «si impegnano a rendere coerenti le corrispondenti previsioni dei rispettivi strumenti di pianificazione territoriale» con le indicazioni del protocollo d'intesa.
124/07

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