13/02/2007 17:15
Cultura
In ballo la possibilità di ospitare l'Accademia delle Belle Arti
Il Pecci supera l'esame del ministero
Il sottosegretario Dalla Chiesa visita i locali che il Centro destinerebbe all'istituzione culturale
«La valutazione è positiva» ha così commentato il sottosegretario al ministero dell'Università e della Ricerca, on. Nando Dalla Chiesa, uscendo dalle sale della mostra di Daniel Spoerri, anche se è rimasto abbottonato sulla decisione finale dell'Accademia delle Belle Arti di sbarcare a Prato. Non sarà comunque una succursale, ha chiarito l'esponente governativo allo stesso sindaco Marco Romagnoli e al presidente Valdemaro Beccaglia che lo accompagnavano nella visita al centro per l'arte contempranea “Luigi Pecci”, «le accademie si stanno infatti organizzando, sul modello universitario, per dipartimenti».
Di sicuro l'offerta del Comune e del Pecci non ha lasciato insensibili l'on. Dalla Chiesa e il direttore generale del ministero: «Sarebbe ideale per un'attività didattica di ricerca». In effetti il Pecci, e il Comune proprietario dell'immobile, metterebbero a disposizione dell'Accademia delle Belle Arti lo spazio attuale della biblioteca del Centro, che verrebbe trasferita là dove ci sono gli uffici del museo: 750 mq al primo piano, per ricavarvi quattro aule, collegate al resto della struttura dal corridoio rialzato che divide il Centro di documentazione dalle sale espositive, con la possibilità di avere un ingresso indipendente sul parcheggio, a servizio degli studenti, di piazza suor Cecilia Vannucchi. In più il Pecci potrebbe mettere a disposizione della stessa Accademia altri 500 mq circa, ricavabili da locali al secondo piano, di proprietà comunale, dove un tempo c'era il Polimoda. In totale 1100/1200 metri quadri «circondati da spazi aperti», come ha notato lo stesso sottosegretario Dalla Chiesa, ad un prezzo d'eccezione, poco meno di due milioni di euro, molto al di sotto dei prezzi del mercato pratese, «perchè nostro interesse - ha detto il sindaco - è valorizzare le potenzialità che abbiamo. Scommettiamo molto sulla cultura». «Sono fiducioso, mi pare che sia stata apprezzata la nostra ipotesi», ha chiosato, al termine della visita del sottosegretario all'Università, il presidente del Pecci Valdemaro Beccaglia. E se sull'esito finale l'on. Dalla Chiesa si è limitato a dire «dobbiamo ponderare bene la situazione e non è detto che sia una decisione secca fra Firenze e Prato», altre parole sono suonate come una sorta di prova superata: «Il rapporto col Museo sarebbe davvero importante».
Una possibile futura integrazione fra il Centro Pecci e l'Accademia su cui ha insistito molto anche il sindaco: «Siamo disponibili ad accogliere l'Accademia e a realizzare con essa progetti di collaborazione culturale».
Fin qui il contatto pratese del sottosegretario on. Dalla Chiesa, che poco prima di recarsi al Pecci, accolto dall'assessore alla Cultura Andrea Mazzoni, aveva visitato i locali del Nuovo Magnolfi, restando impressionato dal suo piccolo ma delizioso teatro.
147/07
Condividi su: