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Comune di Prato

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16/02/2007 15:00
Finanze Un intervento del vice sindaco Roberto Bencini

«Col Bilancio 2007 più investimenti e più equità»

«La manovra per il Bilancio di previsione 2007 è tutt'altro che un intervento teso a trovare risorse purchessia. La questione vera è che abbiamo puntato, sin dall'inizio, a liberare disponibilità finanziarie per gli investimenti, per realizzare opere necessarie alla città». Il vice sindaco e assessore alle Finanze Roberto Bencini respinge al mittente le accuse di un Comune che cerca di rastrellare risorse pur di chiudere il Bilancio. «C'è una distorsione dei fatti e della realtà - aggiunge Bencini -. Può anche darsi che il nostro comportamento non sia stato lineare. Ma se difficoltà ci sono state, nel chiudere il Bilancio, in un contesto per gli Enti locali non semplice, stanno non nel fatto che avevamo bisogno di coprire “buchi” ma nell'idea, che ci ha accomunati sin dall'inizio, che volevamo aumentare la quota di investimenti, perchè è da questa che si misura la richezza della città, dalla capacità di rispondere ai bisogni reali di sviluppo della nostra comunità. Prova ne sia che nessun euro che il Comune ricaverà dalla legge 10, dagli oneri delle concessioni edilizie, sarà destinato, a differenza del passato, alla spesa corrente, a finanziare il funzionamento della cosiddetta “macchina comunale”. E prova sarà che non taglieremo nessun servizio, nè nel sociale, nè nella scuola, nè nella cultura, nè nello sport. Anzi costruiremo nuove infrastrutture, nuove scuole, avremo un occhio di riguardo per la cura della città. Aumenteremo, lo ribadisco, la quota degli investimenti. Questo è il vero senso della manovra di Bilancio per il 2007, destinato a produrre i suoi esiti positivi anche per i prossimi anni». Ma Bencini non si limita a questo. E spiega: «In funzione di ciò, in funzione di maggiori investimenti, e senza tagliare alcun servizio, prevediamo, è vero, un aumento dell'addizionale Irpef. Ma a parte il fatto che la pressione fiscale del Comune è fra le più basse d'Italia, ed è dimostrato dai dati della Camera di Commercio di Mestre che ci pongono all'86° posto su 108 comuni capoluoghi di Provincia, produciamo misure di equità, chiamando la parte più abbiente della popolazione a contribuire a questo sforzo. L'Irpef già di per sè è un meccanismo progressivo. Quanto all'Ici non interverremo sulle aliquote della prima casa e confermeremo le detrazioni che sono fra le più alte della Toscana. Stiamo invece pensando ad un lieve aggravio per le seconde case. Cosa vuol dire tutto questo? Significa che “salviamo” tutte le prime case, senza ulteriori inasprimenti, e al contempo incominciamo ad inserire meccanismi, peraltro in forma assai moderata, di prelievo che più che al reddito guardano alla ricchezza reale. Il contrario esatto di ciò che ci viene imputato». A Bencini però non basta e affronta di petto la questione dell'evasione e dell'elusione: «Il nostro obiettivo non è solo recuperare il pregresso, ma affonnderemo con questo Bilancio in modo netto e deciso nelle sacche di evasione e di elusione. Anche questa è un'azione “strutturale”». La conclusione di Bencini: «Altro che cifre da coprire a tutti i costi o Comune assetato di risorse. La sostanza vera è che stiamo per varare una manovra di Bilancio i cui capisaldi sono: più investimenti e più equità sociale».
164/07

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