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Comune di Prato

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16/02/2007 16:38
Consiglio Comunale Sì unanime ieri in Consiglio

Difensore civico, approvata la revoca della nomina

Il provvedimento recepisce la sospensione del Tar. L'iter ripartirà dall'istruttoria in Commissione consiliare Affari istituzionali
E' stata approvata all'unanimità dal Consiglio comunale ieri, giovedì 15 febbraio, la revoca della nomina di Rossella Soriente come difensore civico del Comune, adottata il 9 novembre scorso. Il provvedimento recepisce l'ordinanza del Tar della Toscana, che l'11 gennaio scorso ha accolto la domanda di sospensione della nomina avanzata da Ferdinando Milicia, escluso dalla votazione dalla Commissione consiliare Affari istituzionali per incompatibilità della carica con il suo ruolo all'interno dei Ds. L'iter ripartirà quindi dall'istruttoria in Commissione consiliare per arrivare al più presto ad una nuova votazione e all'elezione del difensore civico, carica vacante da oltre un mese. Come ha spiegato il presidente del Consiglio comunale Daniele Mannocci, la conferenza dei capigruppo ha deciso di adottare la strada della revoca e non del giudizio di merito davanti al Tar per accorciare il più possibile i tempi necessari ad avere un servizio importante per i cittadini come quello del difensore civico, un'esigenza che mal si concilia con i ritmi della giustizia amministrativa. L'approvazione è stata preceduta da un breve dibattito in cui sono state espresse posizioni diverse sulla revoca del difensore civico. Per Antonio Falcone dei Ds il provvedimento «riporta la questione nei giusti binari ed elimina una ingiustificata esclusione». Maurizio Bettazzi di An ha precisato invece che «la Commissione ha agito senza preclusioni e che il Tar comunque non è entrato nel merito della procedura adottata dalla Commissione stessa». Roberto Baldi di Forza Italia ha avanzato dubbi sulla correttezza della via legale intrapresa, «forse un rimedio peggiore del male, che invece richiederebbe l'indizione di un nuovo bando». Per Massimo Taiti della lista Taiti per Prato «la revoca è l'unico modo con cui il Consiglio può tirare una riga per colmare al più presto un vuoto importante». «Oggi il Consiglio compie un atto di responsabilità - ha chiuso la capogruppo Ds Gerardina Cardillo - per non creare un disservizio ai cittadini».

cb

167/07

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