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Comune di Prato

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19/02/2007 18:49
Consiglio Comunale Dibattito nelle Commissioni 4 e 5 sul sito

Gonfienti, avanti con il parco archeologico

Confermato l'investimento di 700mila euro per il museo etrusco. Ribaditi gli impegni per l'Interporto.
L'Amministrazione comunale rinnova il proprio interesse per la valorizzazione dell'area archeologica di Gonfienti. Un interesse che si traduce nell'investimento di 700mila euro nel Piano delle opere pubbliche 2006 per allestire un museo etrusco nella parte di sua proprietà di Villa Niccolini e che viene confermato anche dal progetto di creare un collegamento museale-espositivo con Palazzo Pretorio dedicando un'ala ai reperti di Gonfienti. Gli impegni del Comune sono stati ribaditi dall'assessore alla Cultura Andrea Mazzoni durante la seduta congiunta delle Commissioni consiliari Polititiche formative e Ambiente di oggi pomeriggio (19 febbraio), convocata sul tema del sito archeologico: «La volontà dell'Amministrazione è di valorizzare l'opportunità che ci viene fornita da Gonfienti - ha spiegato - senza alcuna marcia indietro». I consiglieri di opposizione hanno manifestato perplessità sul nullaosta rilasciato all'Interporto dalla Soprintendenza ai beni archeologici per la costruzione di un edificio, un piazzale e binari della piattaforma intermodale gomma-ferro su una parte di tracciato stradale antico emerso durante gli scavi. Massimo Taiti in particolare ha definito la decisione della Soprintendenza «illogica ed irragionevole» di fronte a un campo d'indagine che potrebbe rivelare importanti risvolti storici, mentre Goffredo Borchi di FI ha chiesto maggiore chiarezza sull'entità del sito: «Inizialmente gli esperti avevano dato grande importanza ai ritrovamenti ai piedio della Calvana paragonando il sito a Marzabotto per importanza - ha detto il capogruppo, - mentre ora il tiro è stato abbassato. Al di là di questo sarebbe importante fare meno progetti e fare invece più atti concreti per la valorizzazione di ciò che è emerso». Nella sua analisi scientifica precedente al rilascio del nullaosta la Soprintendenza ha classificato il tracciato stradale rinvenuto come successivo all'epoca etrusca e quindi non facente parte della città sorta nell'età del Bronzo: «E' la Soprintendenza ad avere la competenza ed il titolo a dare il giusto valore scientifico ai reperti - ha risposto l'assessore all'Urbanistica Stefano Ciuoffo - Il Comune non può entrare nel merito di queste scelte e segue gli indirizzi dati dalla Soprintendenza. Ognuno sta comunque svolgendo al meglio il proprio lavoro per giungere all'obiettivo di cogliere la doppia opportunità data dal sito archeologico da una parte e dal terminal per il trasporto merci all'Interporto dall'altra . La Soprintendenza ci dice che questo è ammissibile e auspicabile». Il vincolo rimane invariato sugli altri 30 ettari del parco archeologico. Il museo che ospiterà i reperti degli scavi è di 530 metri quadrati nella Villa Niccolini, più altri 500 esterni, al confine con l'area delle ricerche. A primavera dovrebbero cominciare i lavori di recupero e costruzione richiesti dai proprietari. Per la valorizzazione dell'area l'assessorato all'Urbanstica sta valutando l'ipotesi di creare un parco ambientale e storico che abbracci tutto il territorio della Calvana, dove si sono concentrati anche importanti insediamenti medievali.

cb

174/07

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