02/03/2007 15:16
Scuola
Presentato il progetto 'Star bene è un gioco da ragazzi'
Riscoprire i vecchi giochi di strada contro l'obesità
A Prato un bambino su 4 è sovrappeso. Pochi hanno l'abitudine di consumare frutta e verdura e aumenta la sedentarietà
Riscoprire i giochi semplici di una volta per fare movimento ed imparare uno stile di vita più sano per combattere l'obesità infantile, 'un'epidemia' in espansione anche a Prato, dove un bambino su quattro è sovrappeso: sono questi i tratti e gli obiettivi di 'Pronti, attenti...via! Star bene è un gioco da ragazzi', progetto per la promozione di un'alimentazione sana e di un modo di vivere più dinamico, voluto dall'Unità funzionale Igiene deglli alimenti e della nutrizione della Asl 4 di Prato, dall'Unità operativa Refezione scolastica del Comune, dal Trofeo città di Prato e dall'Ufficio scolastico provinciale con il coinvolgimento di 37 scuole tra primarie e materne statali e comunali.
L'iniziativa è stata presentata stamani il Palazzo comunale dall'assessore alla Pubblica istruzione Giuseppe Gregori, dal referente del progetto per l'Asl Giuseppe Vannucchi, da Riccardo Innocenti dell'Unità Igiene degli alimenti, dalla dietista del Servizio refezione comunale Paola Nizzi e da rappresentanti del Trofeo città di Prato. Erano presenti anche Maria Coppolecchia dell'Ufficio scolastico provinciale e Elisabetta Faggi dell'Unità Educazione fisica dell'ente.
In questi ultimi giorni il Trofeo città di Prato ha distribuito nelle classi coinvolte il 'Cesto della tartaruga', ovvero un 'fun box' contenente giochi di movimento che fino a pochi anni fa erano fatti nei cortili o per strada: la corda per saltare, la palla morbida, le palline da giocoliere e tutto l'occorente (poco) per giocare a campana, all'orologio, ai quattro cantoni, a ruba bandiera. Il tutto completato da schede illustrative per aiutare bambini ed insegnanti nell'uso dei giochi, che potranno essere fatti in classe prima di cominciare le lezioni al mattino, a ricreazione e dopo la pausa pranzo, oltre alle due ore di educazione fisica previste nel programma. Un'attività, come hanno spiegato medici ed educatori, che non solo combatte la sedentarietà dei ragazzi, ma permette uno sviluppo dell'attività cerebrale e una migliore comprensione delle materie scolastiche.
Ma quali sono le abitudini alimentari dei bambini pratesi? In linea con le altre città toscane e con la quella che ormai è chiamata 'globesità' per la sua diffusione, l'indagine svolta nelle scuole pratesi dall'Unità Igiene degli alimenti della Asl 4 evidenzia che il 28,4% dei bambini, cioè uno su quattro, è in sovrappeso. Il progetto 'Pronti attenti...via! Star bene è un gioco da ragazzi' è partito infatti con uno studio fatto nello scorso anno scolastico su un campione di 528 bambini tra gli 8 e i 9 anni di 25 classi distribuite in 17 scuole. Ne è emerso che quasi il 7% (6,9%) dei bambini è obeso, in ugual misura maschi e femmine, mentre il 21,6% è sovrappeso, con una percentuale un pò più alta nei maschi.
Il 13,4% non consuma mai frutta durante la settimana, il 46,3% non mangia mai verdura cruda, tutti i giorni solo il 12%, e il 34% mai verdura cotta, mentre il 21% la consuma tutti i giorni della settimana.
Al di là dell'aspetto nutrizionale, solo il 16,8% fa attività fisica tutti i giorni, non la fa mai il 7,7%, “a volte” (da 1 a 6 giorni la settimana) il 75,5%.
Le bambine fanno attività fisica tutti i giorni il 14,2% e i bambini il 19,1%.
Per contro quasi il 50% dei bambini passa più di 3 ore al giorno davanti alla TV, una percentuale che sale al 71% nel fine settimana: «L'obesità infantile è un problema complesso, che dipende da più fattori - spiega il dottor Vannucchi - In generale, per tutti, le pantofole, il divano e la tv sono fattori di rischio e per i bambini, ad esempio, avere la tv in camera aumenta la tendenza ad ingrassare. Gli interventi di prevenzione devono quindi essere multifattoriali e strutturali per portaare ad un cambiamento dell'organizzazione scolastica e familiare». l'azione del progetto sarà quindi diretta ad aumentare il consumo di frutta e verdura, migliorare la qualità della prima colazione, incrementare il movimento ed educare ad un uso consapevole delle merendine. Il passo successivo sarà coinvolgere i genitori e altre scuole: «L'obesità è una piaga della civiltà moderna che provoca gravi danni per la salute - conclude l'assessore Gregori - Per questo siamo molto attivi sul fronte dell'educazione alimentare e la prevenzione di comportamenti scorretti a tavola con diversi progetti che riguardano la merenda, ma non solo. La stessa attenzione viene rivolta nella preparazione di menù equilibrati e nutrienti nel servizio di mensa scolastica, che ogni giorno serve 9.000 pasti»
cb
222/07
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