02/03/2007 17:17
Bilancio
Sì agli indirizzi tratti dalla relazione della Corte dei conti
«Bilancio in equilibrio tra solidità e bassa pressione fiscale»
L'alta potenzialità tariffaria e tributaria secondo la verifica fatta dall'organo contabile garantisce ampi margini di manovra
Nonostante le criticità, la salute e l'equilibrio del bilancio del Comune di Prato sono garantiti dagli ampi margini di prelievo fiscale e tariffario, che a Prato resta uno dei più bassi d'Italia. E' questo il parere espresso dalla Corte dei conti nella sua relazione al bilancio 2004, relativa al funzionamento dei controlli interni e ad alcuni profili di regolarità contabile, presentata ieri in Consiglio comunale dal vice-sindaco Roberto Bencini. La discussione sul report ha anticipato alcuni contenuti del bilancio 2007 che approderà in aula alla fine del mese. Le osservazioni avanzate infatti dalla Corte sulla struttura del Bilancio sono state tradotte in indirizzi per il bilancio di previsione 2007 e pluriennale 2007/2009. «Prato ha una pressione tributaria tra le più basse a livello nazionale e si situa infatti all'86° posto tra i capoluoghi di provincia - ha spiegato il vice-sindaco - Proprio per mantenere basso il prelievo fiscale siamo alla continua ricerca di un equilibrio con la necessità di avere un bilancio solido. Per questo, e per mantenere fermo l'obiettivo di utilizzare buona parte delle entrate straordinarie e della legge 10 per gli investimenti in conto capitale, punteremo al recupero delle fasce di evasione ed elusione per incrementare le entrate correnti, accanto alle indispensabili azioni di aggiornamento delle aliquote Ici e Addizionale Irpef».
Questo darà maggiore solidità al bilancio e permetterà al Comune di non utilizzare risorse straordinarie e misure una tantum e come ha spiegato Bencini, consentirà di mantenere invariata la pressione tributaria e tariffaria negli esercizi 2008 e 2009, in risposta ai rilievi fatti dalla Corte: in sintesi infatti questi riguardavano la tenuta degli equilibri di parte corrente di fronte all'aumento della spesa, gli squilibri di bilancio di alcune partecipate e i controlli sulle attività e sui risultati delle gestioni.
La presa d'atto e gli indirizzi derivanti sono satti approvati dal Consiglio comunale con 23 voti favorevoli e 3 contrari, espressi da An.
In linea con l'intervento del vice-sindaco si è espresso anche il presidente della Commissione consiliare Bilancio Massimo Bartoloni: «Secondo i propri indicatori, la Corte dei conti dice che vista l'estendibilità e la potenzialità tariffaria e tributaria ancora da sfruttare, il nostro bilancio non corre alcun pericolo e viaggia nei binari della legittimità. La giunta è stata anzi capace, attraverso le proprie azioni, di superare le difficoltà che in bilancio causavano il Pecci, l'Interporto e la Sori, che ora ha anche un importante ruolo strategico».
Aspre critiche sono state invece sollevate da Gianluca Banchelli di An e Giovanni Luchetti di FI: «Sarebbe giusto secondo questa Ammnistrazione aumentare la pressione tributaria per coprire la spesa corrente che aumenta anzichè diminuire? - ha commentato il primo - Evidentemente in questa città si fa ancora molto affidamento sul voto ideologico». «Aumentare intanto le tasse nel 2007 per ridurre la spesa corrente nel 2008 mi sembra un'operazione sbagliata - ha affermato il secondo - Sarebbe più giusto ridurre subito la spesa. Quanto al basso prelievo tributario, la Tia è già aumentata del 50% in due anni».
cb
225/07
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