05/03/2007 15:43
Ambiente
In aumento i visitatori e le attività del Csn
Galceti, i primi 40 anni e il sogno di una nuova sede
Nuove possibilità all'orizzonte per la nuova sede del Centro con l'ingresso nella fondazione di Provincia, Vaiano e Montemurlo
Il Centro di scienze naturali di Galceti quest'anno spegne 40 candeline sulla torta ed esprime il desiderio di avere una nuova sede in cui ampliare le proprie prospettive. Stamani in Palazzo comunale è stata riepilogata l'attività compiuta dall'ente nel 2006 e sono state presentate quelle per il 2007 dal presidente della fondazione Massimo Calissi, i direttori del Centro Gilberto e Deanna Tozzi e l'assessore all'Ambiente Camilla Curcio.
Il primo dato saliente è il numero dei visitatori, in costante aumento: l'anno scorso sono stati 36.100, circa 3.000 in più rispetto al 2005, di cui oltre 7.800 studenti accompagnati da insegnanti. E' inoltre raddoppiato il suo territorio, da 80mila a 160mila metri quadrati, e sono stati realizzati tre invasi idrici multifunzionali per le attività antincendio e faunistico-ambientali, il completamento del lago Monteferrato, il lago del Borro Galceto e il lago Bardena, insieme al Comune di Prato e in collaborazione con l'assessorato all'Agricoltura e foreste della Regione Toscana e la Provincia.
Proprio per questo e per il crescente interesse a livello nazionale per il cenrro e per il turismo ambientale, la fondazione ribadisce la necessità di una nuova sede rispetto alla struttura dove attualmente il Centro è in affitto. Un obiettivo condiviso dall'Amministrazione comunale, che presto non sarà più l'unica socia della fondazione. L'ingresso di 'nuovi compagni di viaggio' renderà più vicina la concretizzazione del progetto: «Entro poche settimane sarà ufficializzata la partecipazione dei Comuni di Vaiano e Montemurlo e della Provincia di Prato nell'ente - annuncia l'assessore Curcio - Una sede più adeguata per il Centro di Galceti rientra tra le nostre priorità e per raggiungere l'obiettivo stiamo verificando varie possibilità: l'ingresso di nuovi soci comporterà la condivisione del progetto e la collaborazione negli investimenti necessari, facilitando la strada. Le opportunità di promozione del territorio che il Centro offre sono già tante adesso con una struttura limitata, quindi potranno solo aumentare con spazi più degni». A questo proposito il presidente Calissi auspica la collaborazione delle associazioni economiche, del commercio in particolare, per dotare l'area di servizi di bar e ristorazione, comunque in sintonia con l'ambiente e a servizio del parco. L'eco della singolarità del Centro di Galceti ha travalicato anche i confini nazionali: già dall'anno scorso sei gruppi provenienti da Germania, Austria e Stati uniti sono giunti sul Monteferrato per studiare l'ambiente e il 'sistema Galceti' per il progetto internazionale People to people.
Per quanto riguarda le attività di quest'anno, il Centro di Galceti conferma le collaborazioni e i progetti con gli enti scientifici e le università avviati in questi anni e ha già in programma 68 eventi tra natura, ambiente, astronomia, visite guidate e molto altro. Tra questi non poteva mancare un convegno per ricordare il 16 giugno 1967, quando con la mostra 'Natura ed arte' al Caffè delle logge partì l'avventura dei coniugi Tozzi per costruire il Centro.
Proseguono inoltre gli interventi per recuperare e curare animali selvatici, che nel 2006 sono stati 3.662. Tra questi riveste una particolare importanza il progetto di reinserimento nel territorio nazionale del cinghiale maremmano, di cui Galceti custodisce l'unico ceppo puro rimasto in tutta la Toscana: si tratta di circa 20 esemplari salvati dallo zoo del parco delle Cascine durante l'alluvione di Firenze nel 1966. Continuano poi con successo le sperimentazioni per salvare i cipressi toscani e le piante tipiche del nostro territorio dall'attacco di parassiti venuti dall'estero.
cb
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