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Comune di Prato

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05/03/2007 15:14
Spettacolo Domani, 6 marzo, ore 21.30, ai Cantieri Culturali ex Macelli

Officina Giovani, va in scena '30000 mSv/h – L’ultima primavera'

Il gruppo 'delle Rose e delle Ortiche' ricostruisce i fatti di Chernobyl
Domani, 6 marzo, alle 21.30, a Officina Giovani, appuntamento con un nuovo spettacolo teatrale realizzato dal gruppo 'Delle rose e delle ortiche'. Intitolato '30000 mSv/h L’ultima primavera' è uno degli eventi della rassegna 'On stage teatro', organizzato dall'assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili del Comune di Prato. Si tratta di un libero adattamento da la Genesi, Prometeo incatenato di Eschilo, la leggenda di Icaro di Ovidio, Chernobyl di Silvia Pochettini, Preghiera per Chernobyl di Svetlana Aleksievic, I limiti dell’energia di Paolo Degli Espinoza e Enzo Tiezzi. La regia è di Roberto Carlesi. LO SPETTACOLO Il sievert (Sv) è la quantità di radiazione ionizzante assorbita da un tessuto biologico in un determinato periodo di tempo; la quantità naturale che un corpo assorbe durante un anno varia da 1 a 2 milliSievert. Il 28 aprile del 1986, tre giorni dopo “l’incendio” della Centrale di Chernobyl, il professor Vassili Nesterenko, uomo di partito e fisico nucleare di grande fama e da anni direttore dell’Istituto per l’energia atomica della Bielorussa ne registrerà 28000 all’ora nelle zone intorno alla centrale. In una drammatica riunione - in cui Nesterenko chiederà il trasferimento delle popolazioni, la distribuzione di iodio e l’immissione di ioduro di potassio direttamente negli acquedotti per raggiungere capillarmente la popolazione - la commissione cui spettano le decisioni gli domanderà perchè mai stia terrorizzando l’opinione pubblica visto che a Chernobyl c'è stato soltanto un incendio peraltro già domato. Quella sarà l’ultima primavera vissuta in tante zone della Bielorussia da oltre vent’anni. Lo spettacolo si compone di tre “quadri” il primo dedicato all’evoluzione dell’uomo, alla scienza, alla necessità sempre più pressante di energia e allo scarso controllo che l’uomo stesso riesce a tenere sul progresso. Il secondo dedicato all’esodo da Chernobyl, con storie di persone che hanno vissuto la tragedia. Il terzo nel quale si svolgerà quasi un processo dove il pubblico sarà testimone e giudice dell’avvenimento. DELLE ROSE E DELLE ORTICHE Il gruppo teatrale “Delle Rose e delle Ortiche” nasce dal comune interesse di persone che si incontrano per fare teatro socialmente impegnato. Il gruppo ha messo in scena nel 2001 “Storia di un uomo che diventò cane” di Osvaldo Dragun sul tema della disoccupazione, nel 2000 “Marcia” di Alberto Adellach sull’angoscia metropolitana, nel 2003 “Perchè siamo finiti in Vietnam” ispirato da un libro di S. King sul tema della guerra, sempre nel 2003 “11 settembre e dintorni”, un omaggio al poeta Pablo Neruda morto pochi giorni dopo il colpo di stato in Chile. Nel 2005 il gruppo porta in scena “Che fai?... T’incazz!!!” uno spettacolo su testi e musiche di Gaber-Luporini, sempre nel 2005 è la volta di “Storia, geografia, Lettere e poi s’interroga” tratto da “Pappagalli verdi” di Gino Strada e nel 2006 “i Calapranzi” di Harold Pinter spettacolo sull’incapacità di comunicare. INFO Officina Giovani Piazza Macelli, 4 59100 Prato tel. 05741836753 fax 05741836779 www.officinagiovani.it staff@officinagiovani.it , messo in scena dal gruppo teatrale “Delle Rose e delle Ortiche”.
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