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Comune di Prato

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07/03/2007 16:18
Finanze Sindaco e vicesindaco illustrano la manovra del Comune

Bilancio 2007, più opere e spesa contenuta

Romagnoli: «Il nostro livello di tassazione è fra i più bassi d'Italia»
Contenimento della spesa («che non può essere ridotta ma solo rallentata, perchè in una città dove la popolazione cresce è impossibile ridurla») e investimenti («negli ultimi due Bilanci, a causa dei tagli provocati dalle Finanziarie, ci siamo preoccupati di far fronte alla spesa corrente, ora abbiamo deciso di aumentare il volume delle opere»): sono queste le linee guida del Bilancio di previsionev 2007, così come è stato illustrato dal sindaco Marco Romagoli e dal vicensindaco e assessore alle Finanze Roberto Bencini. E ancora: tariffe inalterate (chiosa Bencini: «quelle che hanno una maggiore incidenza sul Bilancio sono rimaste ferme») per mensa e trasporti scolastici, per gli asili nido, per i parcheggi con riduzione degli abbonamenti mensili, per il biglietto bus, per scuola di musica e servizi bibliotecari, e contrasto dell'evasione tributaria e fiscale con tanto di annuncio del sindaco: «Stiamo lavorando ad un protocollo d'intesa con la Guardia di Finanza, per quanto riguarda la possibilità di una più incisiva azione contro l'evasione in merito ai tributi comunali e per una verifica delle dichiarazioni Isee, l'indicatore economico per le famiglie in base al quale si pagano alcuni servizi». Una manovra, che fra l'altro, prevede, nelle parole del sindaco, «un contenuto aumento della tassazione», nell'ordine di 20 euro pro capite per l'addizionale Irpef che crescerà dello 0,2, e solo per le seconde case, col passaggio dell'aliquota dal 5,9 al 6,2 per mille, per quanto riguarda l'Ici. «Una città che cresce nei numeri dei suoi abitanti - prosegue il sindaco - ha bisogno di più servizi, di più investimenti, e non solo per quanto concerne le dotazioni di base, come le scuole - ne dovremo costruire 16 nuove nei prossimi anni - ma anche per quanto riguarda il suo futuro, la possibilità di dare risposta ai problemi emergenti. Per questo abbiamo rivisto le tasse». Ma il sindaco respinge l'idea di un Comune che chiede soldi ai cittadini per coprire i cosiddetti “buchi” nel Bilancio comunale. «Questa rappresentazione non è vera», dice, fornendo cifre e numeri: Prato è all'86° posto su 103, nella graduatoria nazionale sul livello di tassazione fra i capoluoghi di provincia, stilata tempo fa dalla Camera di commercio di Mestre. Anche includendo l'incremento Tia (che salirà del 9%) e semprechè gli altri Comuni, nel frattempo, non aumentino la propria tassazione («ipotesi ireealistica» l'ha liquidata Bencini) «Prato raggiungerebbe la 70esima posizione, cioè sarebbe fra i Comuni col più basso livello di imposizione». Aggiunge Romagnoli: «Il nostro carico fiscale e tarifarrio è basso in relazione ai servizi resi. Prato è la città con l'imposizione più bassa di tutto il centro nord d'Italia. Dopo Prato la città più a nord è Frosinone». La stessa spesa per il personale dipendente del Comune è fra le più basse: Prato ha 50 dipendenti ogni 10mila abitanti, contro ad esempio i 78 di Livorno, la città con caratteristiche simili al centro tessile più vicina al dato pratese. La conclusione è netta: «Il Comune offre servizi di buon livello, a costi contenuti, e con tasse e tariffe tutt'altro che elevate». E in ogni caso, termina il sindaco sul punto, se dal «recupero dell'evasione avremo più gettito siamo disponibili, con le forze sociali, a discutere su come impiegare tali risorse». Lo stesso dicasi per la Tia, la tariffa per lo smaltimento rifiuti, che chiarisce Romagnoli «non è di competenza del Comune, che può solo decidere la ripartizione del suo peso. Ma se il costo aumenta la tariffa deve coprirlo. Non per questo ci tireremo indietro nel riesaminare, ad un tavolo di concertazione con le parti sociali, la sua eventuale ripartizione». L'annuncio si limita qui. Ma il sindaco non esclude novità per il 2008: «Siamo pronti da subito ad affrontare la questione». Il senso della manovra, nelle frasi del primo cittadino, è però da un'altra parte: è tutto proiettato sugli investimenti. Quest'anno, spiega Romagnoli, l'intera legge 10, gli introiti derivanti dagli oneri di urbanizzazione, sarà destinata alla spesa in conto capitale. Un cambio netto sul 2006, con il 50% della legge 10 finita nella spesa corrente, e sul 2005, quando per il 70% non fu impiegata per finanziare opere pubbliche. Il quadro degli investimenti si traduce, nei prossimi anni, in 266,7 milioni di euro, di cui 100,7 a carico del Bilancio comunale. «Non sarà un elenco nuovo - dichiara il sindaco - ma lì si vede bene il disegno di città, dal nuovo ospedale all'area ex Banci passando per la mobilità e per i principali assi viari». «Sappiamo bene - esclama ancora il sindaco - che Prato è una città in difficoltà. Ma proprio perchè lo è non si può rinunciare ad investire». Stesso concetto è espresso dal vicesindaco Bencini: «Non abbiamo presentato la tabella degli investimenti per attribuirci meriti non nostri. Ma per chiarire il nostro tipo di impegno, le idee di città che vogliamo realizzare». E tutto questo, chiude l'assessore alle Finanze, presentando un «bilancio solido che non deve far più ricorso, nonostante i due milioni in meno di trasferimenti statali, ad entrate extra per mandare avanti i servizi».
241/07

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